Cuneo, al Grandis consegnati 18 occhiali “solidali”

A inizio aprile, presso l’istituto, si è svolta la cerimonia di fine progetto relativa a Sguardi rivolti al Sociale: l’iniziativa, realizzata per la prima volta sul territorio cuneese, ha avuto come obiettivo anche quello di fornire una formazione più efficace, incisiva e orientata all’inclusione per gli studenti del corso per Ottico che, con la supervisione dei docenti, hanno effettuato la refrazione e progettato i dispositivi 

Il progetto, che ha visto in prima linea gli studenti del terzo, quarto e quinto anno dell’indirizzo Ottico dell’Istituto Grandis, ha abbracciato il territorio cuneese coinvolgendo realtà di rilievo nel campo dell’ottica e del sociale quali Società San Vincenzo de Paoli, Caritas e Assopto Federottica Cuneo, in un lavoro di squadra che ha permesso di fornire, in modo gratuito, 18 paia di occhiali correttivi ad altrettanti soggetti in condizioni di svantaggio segnalati dalle stesse associazioni. Il 9 aprile scorso, alla presenza della dirigente dell’istituto, Milva Rinaudo (nella foto sotto), dei professori di indirizzo, degli studenti e dei rappresentanti dei tre organismi coinvolti, sono stati consegnati alle persone presenti gli ausili visivi progettati e realizzati dai ragazzi frequentanti il triennio, che hanno svolto anche le refrazioni, sempre sotto la supervisione degli insegnanti, utilizzando lenti fornite da ottici optometristi appartenenti ad Assopto Federottica Cuneo.

«Questa esperienza ha permesso di valorizzare le competenze degli studenti, dando significato al lavoro svolto durante la didattica, e di sensibilizzarli alla tematica di solidarietà sociale», si legge in una nota della territoriale guidata da Bruno Maestrelli (nella foto principale).

«Noi abbiamo dato il nostro sostegno mettendo a disposizione le lenti necessarie, il resto lo hanno fatto la scuola e i ragazzi, che si sono occupati dell’accoglienza dei candidati, della refrazione, della scelta delle montature e delle soluzioni oftalmiche idonee e, come ultimo step, del confezionamento completo dell’occhiale e della sua consegna - commenta Maestrelli a b2eyes TODAY - Abbiamo aderito con assoluto entusiasmo perché grazie a una iniziativa di questo tipo, oltre a fare del bene alle persone, si educano gli alunni della scuola all’aiuto, perché il loro ruolo nella società, un domani, sarà anche sostenere, se possibile, chi è più in difficoltà. Inoltre è stata utile per calarli nella vita di tutti i giorni, in ciò che quotidianamente deve fare l’ottico, dalla refrazione al montaggio, sino all’adattare gli occhiali: questo progetto è stato realizzato per la prima volta sul nostro territorio e ci sono tutti i presupposti per ripeterlo anche in futuro».

N.T.

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