Milano Digital Week, anche uno studio sugli occhiali smart di Smith

Il 15 marzo, al Base, nell’ambito dell’iniziativa del Comune, si è tenuta la prima edizione di Wired Health, business conference di Wired Italia, una giornata organizzata in collaborazione con la struttura ospedaliera Humanitas sui temi della tecnologia per la salute e i nuovi stili di vita: tra gli sponsor anche Safilo e la sua montatura high tech, oggetto di una ricerca neuroscientifica

Alla prima Milano Digital Week, che si è conclusa ieri, si sono toccati diversi temi, dall’intelligenza artificiale alla sicurezza informatica, dall’internet delle cose alla mobilità, con attenzione anche all’educazione e alla diffusione della cultura digitale. Importanti aziende del settore, addetti ai lavori, semplici appassionati e b2eyes, come unica testata trade dell’ottica, hanno potuto assistere alle conclusioni di un’interessante ricerca che ha avuto come protagonista Smith Lowdown Focus, montatura frutto della partnership fra Safilo e Interaxon, che favorisce la concentrazione per migliorare le performance, grazie al rilevamento delle onde cerebrali, già annunciata a Mido 2017.
Quale relazione esiste tra il benessere fisico e il benessere psicologico? Quali effetti positivi si possono trarre dai device digitali? A queste domande ha risposto lo studio diretto da Michela Balconi, docente di Neuropsicologia e Neuroscienze all’Università Cattolica di Milano e di Brescia. «L’indagine è focalizzata sul potenziamento neurocognitivo, ossia un insieme di tecniche che consentono di sfruttare le potenzialità che il nostro cervello possiede e di allenarle – ha spiegato Balconi alla platea (nella foto) – Numerose tecniche di mindfulness, come quelle biomedicali ed elettrofisiologiche, sono già praticate dalla psicologia da molto tempo: il nostro studio neuroscientifico vuole dimostrare che queste tecniche sono efficaci, ma che possono essere potenziate attraverso l’uso di device digitali». Nello studio, svolto su sessanta soggetti suddivisi in quattro gruppi (giovani, manager, sportivi, anziani), è stato utilizzato Smith Lowdown Focus. «Abbiamo lavorato sulla consapevolezza, termine cruciale di questo approccio, ossia sulla capacità di rispondere allo stress – ha sottolineato la docente lombarda – Le tecniche tradizionali di mindfulness richiedono uno sforzo e un esercizio prolungato che determinano spesso un calo della motivazione e dell’interesse: l’obiettivo dell’applicazione dello smart glass è proprio ridurre i tempi di trattamento, con un approccio più agile e più fruibile nella vita quotidiana, tra l’altro con un riscontro dei risultati in tempo reale». Lo studio ha richiesto un paio di mesi e prevedeva una fase di analisi dello stato di condizione dei soggetti, una fase di intervento con il device con applicazione quotidiana di 15 minuti, una prima verifica di efficacia dopo due settimane, una valutazione dopo quattro settimane e un monitoraggio, ancora in corso. «È, quindi, emersa una diminuzione dei livelli di ansia e di stress, un incremento del vigore e dell’energia mentale, un miglioramento dell’attenzione e un incremento della capacità di rilassarsi», ha concluso Balconi.
F.T.

 

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