Occhialeria, vicini ai livelli pre Covid

Secondo i dati Anfao relativi al primo semestre 2021, il recupero va oltre le previsioni: se il trend si manterrà costante, il comparto potrebbe vedere una chiusura d’anno superiore in valore tra lo 0,5% e l’1% rispetto al 2019 sia per le esportazioni sia per la produzione

«Il 2020 è stato un anno estremamente impegnativo per il settore e per tutto il nostro Sistema Anfao, inteso sia come associazione sia per la nostra manifestazione di punta, Mido - afferma in una nota il presidente, Giovanni Vitaloni - Avevamo previsto un 2021 di transizione, ancora sottotono in attesa di vedere un recupero dei valori pre Covid solo nel 2022: i dati del primo semestre, sia per quanto riguarda i consumi interni sia, soprattutto, per le esportazioni, ci consentono, invece, di ritoccare in meglio le previsioni fino a pensare di raggiungere già a fine anno i livelli del 2019».

Da gennaio a giugno di quest’anno l’export, che assorbe circa il 90% della produzione del settore, si è attestato a poco più di 2 miliardi di euro, pari al +52% rispetto allo stesso periodo del 2020 e solo 4 punti percentuali al di sotto dei livelli del 2019 (nella foto, la ripartizione per continenti e principali mercati). «L’accelerazione ha interessato in particolare il comparto delle montature, le cui esportazioni hanno già superato i valori dello stesso periodo del 2019 – precisa il comunicato - Più sottotono le esportazioni di occhiali da sole, che recuperano benissimo sul 2020, ma restano ancora in negativo rispetto al 2019 (-6,7%). Considerando l’andamento mensile delle esportazioni nel primo semestre del 2021, è incoraggiante vedere come questo sia davvero molto simile a quello del 2019, fino a superarne i valori nei mesi di aprile e giugno».

Nei primi sei mesi del 2021 si sono registrati segnali incoraggianti anche sul mercato interno: oltre il +30% in valore, confrontati con gennaio-giugno di un anno fa, -4% circa rispetto al 2019. «La dinamica ricalca il quadro generale del mercato dell’ottica italiano degli ultimi anni: una crescita trainata dalle lenti oftalmiche e, al loro interno, dal segmento a maggior valore aggiunto, le lenti progressive, e in parte dalle montature – sottolinea la nota - L’occhiale da sole recupera bene sul 2020, ma resta molto in sofferenza e lontano dai valori del 2019. In questo quadro occorrerà monitorare pure il canale online, che nell’occhiale da sole, anche grazie alla digitalizzazione spinta, alla maggiore dimestichezza con gli strumenti digitali e alla disponibilità pressoché immediata, risulta essere in crescita».

(red.)

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