Schirone: con i figli apre in Puglia una fabbrica di occhiali

Insieme a Peter e Clay, terza generazione della famiglia di imprenditori, il professionista pugliese ha avviato nei mesi scorsi a Barletta 1946 Eyeworks, nuova attività manifatturiera focalizzata sulla produzione artigianale di montature in acetato a marchio Private Project: un progetto studiato per gli ottici indipendenti che vuole sposare prodotto e servizio

Dopo una lunghissima esperienza come professionista della visione, Michele Schirone ha deciso di ampliare i propri orizzonti imprenditoriali. «Il 1946 del nome della nuova società corrisponde alla data di inizio dell’attività di famiglia da parte di mio papà Nicola, che così abbiamo voluto ricordare - svela a b2eyes.com il professionista pugliese, che all’inizio dell’anno è stato rieletto alla guida di Federottica Bari Bat – Era un’idea che accarezzavo da quasi trentacinque anni e ora che sono maturate le condizioni, con la collaborazione dei miei figli, ho deciso di dedicarmi a questo nuovo progetto, completamente diverso dal retail. Inoltre, ho voluto mettere a frutto la mia esperienza di ottico sia al servizio dei professionisti, studiando un prodotto non omologato e che non rimanesse nel cassetto, sia dei clienti finali, di cui conosco le esigenze. Per questo abbiamo deciso di creare un prodotto di qualità, dall’identità semplice ma forte, in grado di generare sell out, affinché i colleghi possano recuperare marginalità sulle montature».
La nuova realtà manifatturiera (nella foto) è operativa da gennaio, mentre la distribuzione è stata avviata da aprile a partire dalla Lombardia e da settembre verrà estesa anche alle altre regioni. «Il nuovo brand si chiama Private Project ed è una private label moderna e innovativa, perché offre la possibilità agli ottici di customizzare il prodotto raggiungendo livelli di personalizzazione molto elevati – spiega al nostro quotidiano Clay Schirone, che lavora al fianco del padre occupandosi di comunicazione e degli aspetti commerciali insieme al fratello Peter – I professionisti possono anche scegliere di apporre all’interno delle montature il proprio nome o un marchio di proprietà per creare una loro linea. A supporto, offriamo un corredo di comunicazione: una campagna pubblicitaria, personalizzabile con i propri loghi, e un set di immagini digitali da poter far girare sui propri canali social, internet e così via. Più che di un prodotto, si tratta di un servizio articolato ed evoluto, con cui intendiamo anche aiutare il cliente a costruire uno storytelling, a comunicare il proprio marchio. Perché oggi è fondamentale valorizzare i prodotti attraverso il brand soprattutto a livello valoriale: altrimenti sarebbero oggetti, tutti uguali».
L’offerta comprende al momento 46 modelli in acetato realizzati artigianalmente in sei varianti colore, declinati in quattro macro aree: due collezioni di ispirazione classica, di cui una con forme e spessori leggeri, una di ispirazione new vintage, ossia rivisitato in chiave moderna e contemporanea, e una denominata di design, con forme più ricercate. «Per la progettazione degli occhiali abbiamo un reparto interno con un team dedicato – conclude il giovane professionista – Per la distribuzione abbiamo scelto di affidarci solo ad agenti monomandatari, perché essendo Private Project un marchio nuovo, su cui puntiamo tantissimo, deve essere seguito molto bene. Al momento abbiamo un agente per il nord e uno per il sud Italia, ma intendiamo implementare la rete vendita quando focalizzeremo con più precisione quale sia il peso e la potenzialità di ogni regione».
N.T.

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