Zenner, il professionista che amava le lac e la Sicilia

Nelle scorse settimane è scomparso a 87 anni l’imprenditore tedesco che quasi mezzo secolo fa diede vita, insieme a Günter Hecht e a Franco Randazzo, alla Herz di Catania, società specializzata nella costruzione di lenti a contatto su misura

Hans Alfred Zenner (nelle foto, in un convegno degli anni 80) è venuto a mancare il 10 gennaio nella “sua” Catania: vi si era infatti trasferito molti anni fa insieme alla moglie per svolgere l’attività di produttore di lenti a contatto, ma anche per gestire il vigneto che aveva acquistato nella zona di Pachino, in provincia di Siracusa, producendo un pregiato vino, “Terra delle Sirene”.

Zenner nasce nel febbraio del 1936 a Itzehoe, località nel nord della Germania, paese in cui si diploma ottico e inizia la professione, che lo porta a conoscere molti colleghi e clienti. Nell'estate del ’76, insieme alla moglie Nina, arriva in Sicilia: innamorati del clima e del paesaggio, decidono di trasferirsi a Catania. Una delle persone che già ha frequentato è Franco Randazzo, palermitano e proprietario di una serie di negozi di ottica in tutta Italia con l’omonima insegna: prende corpo l'idea di fondare un laboratorio di costruzione di lenti a contatto, coadiuvato anche dall'esperienza di Günter Hecht, ottico e costruttore tedesco, nonché amico dello stesso Zenner. Nasce così la Herz, acronimo delle iniziali dei tre fondatori, ma anche dal nome evocativo, poiché in tedesco il termine significa cuore. «E il cuore è proprio ciò che lo ha sempre mosso nella sua attività: appassionato della contattologia, tanto scrupoloso nel lavoro quanto estroso come persona, è ancora oggi conosciuto dalle vecchie generazioni di ottici optometristi italiani che si sono affidati a lui o che lo hanno incontrato ai principali eventi del settore, ma nella nostra isola anche gli applicatori più giovani ne hanno sentito parlare - racconta a b2eyes TODAY Rosy Trovato, responsabile amministrativa di Herz – Ne ho sempre ammirato il pensiero costantemente rivolto al futuro: anche dopo aver superato la soglia degli ottant’anni esprimeva spesso intenzioni come “farò questo” o “vedrò quello”, ulteriore segno della sua passione per la professione. Poco prima che mancasse, un gruppo di ottici tedeschi era venuto a Catania per incontrarlo, facendolo molto felice. L’attaccamento al lavoro e la recente scoperta della disciplina orientale Qi Gong lo hanno reso, per sua stessa conferma, sereno e in salute nonostante l’età ormai avanzata».

Nei primi anni 80 il laboratorio si trova in difficoltà: non esistono tecnici specializzati che riescano a risolvere i problemi meccanici che si presentano ai torni e ai macchinari di produzione. Nel frattempo Zenner ha preso casa nel centro di Catania, proprio dove si trova l'officina di meccanica di precisione di Rosario Giuffrida: grazie alla sua esperienza le difficoltà vengono superate e si dà il via a molte innovazioni nella lavorazione e nelle geometrie delle lenti.

Nel 2000 la Herz, che per oltre vent'anni si era fatta conoscere come realità focalizzata su lac particolari, non solo in Italia, ma anche in Germania, proprio grazie ai contatti di Zenner con centri ottici professionali, viene rilevata proprio da Rosario Giuffrida, che nei due decenni precedenti già collaborava con la società catanese curandone l’aspetto tecnico: il laboratorio si trasforma così in una vera e propria azienda specializzata in lenti a contatto su misura, partendo dal suo cavallo di battaglia, quelle con ottica interna decentrata, studiate soprattutto per i casi di cheratocono elevato. La personalizzazione dei parametri, dei materiali e delle geometrie è oggi il suo punto di forza, che affonda nelle radici del laboratorio fondato dai tre pionieri. «Zenner è rimasto socio per alcuni anni, poi ha deciso di ritirarsi, continuando comunque a collaborare con la Herz Submicron Lathing e a fornire il suo prezioso contributo di conoscenze ed esperienza», sottolinea Trovato.

Giuffrida rivela al nostro quotidiano che quando Zenner gli presentava un problema o un'idea e questi venivano risolti o realizzati, si sentiva come se avesse dato vita alle sue parole: così sono nate molte delle geometrie Herz.  «Con la morte di Hans abbiamo perso un altro pioniere della contattologia», dice il titolare dell’azienda siciliana.

A.M.

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