Confindustria Moda punta sul digitale per trovare nuove risorse

Train for Digital si rivolge ai cosiddetti neet, quanti tra i 15 e i 34 anni non studiano, non lavorano e non cercano un’occupazione: è una delle attività che il Comitato Education della federazione italiana cui fanno capo le sette associazioni di tessile, moda e accessorio, tra le quali Anfao, sta realizzando per contribuire a colmare il fabbisogno di migliaia di tecnici specializzati

Se ne è parlato nel corso di una conferenza stampa svoltasi il 12 luglio durante il salone Milano Unica: come evidenzia Confindustria Moda in una nota, su un fabbisogno annuale di circa 9 mila profili tecnici specializzati nel settore, il sistema educativo ne forma poco più di duemila. Emerge così una necessità non soddisfatta di personale di circa 7 mila lavoratori all’anno per l’industria della moda e dell’accessorio. «Questo calcolo, effettuato sui dati di Unioncamere, fa riferimento alle figure tecniche e agli operai specializzati, non includendo il fabbisogno di chimici e meccatronici, dei quali c’è forte richiesta nel settore», sottolinea il comunicato, che evidenzia anche come tale mismatch generi due ordini di problemi. Il primo, nel breve periodo, con la difficoltà delle aziende di trovare nel mercato le competenze che cercano. Il secondo, nel medio-lungo periodo, con l’impossibilità che ci sarà sia di sostituire i professionisti che andranno in pensione sia di essere pronti per la transizione industriale che le sfide della digitalizzazione e della sostenibilità richiedono.

Diversi i progetti su cui la Federazione si sta dunque muovendo. A partire da Train for Digital, un’iniziativa nazionale che permetterà di finanziare, grazie all’ottenimento di circa un milione di euro in seguito all’assegnazione bando, un progetto di formazione rivolto ai neet, le persone tra i 15 e i 34 anni che non studiano, non lavorano e non cercano un’occupazione, affinché acquisiscano nuove competenze digitali e possano essere inserite nel mondo del lavoro. In secondo luogo i Fashion Talent Days, giunti alla terza edizione, evento interamente digitale organizzato in collaborazione con Umana, in cui dal 13 al 15 novembre i giovani diplomati e i neolaureati avranno l’opportunità di presentarsi alle aziende, che potranno iscriversi da metà luglio, e viceversa. Vi sono poi le Notti della Moda, che coinvolgono oltre 40 città: in collaborazione con Rete Tam, network nazionale degli istituti dei settori tessile, abbigliamento e moda, verranno organizzate a ottobre aperture speciali e fuori orario di lezione delle oltre cento scuole aderenti, mostrando alla cittadinanza le collezioni create dagli studenti. E ancora Expo Training, iniziativa grazie alla quale Confindustria Moda parteciperà all’inaugurazione della fiera, giunta alla dodicesima edizione, che si svolgerà il 7 e l’8 novembre, contribuendo con la sfilata organizzata in collaborazione con alcuni istituti tecnici d’eccellenza. Infine il Pmi Day, che si terrà il 17 novembre, per promuovere la cultura d'impresa con una giornata indirizzata agli studenti di terza media e agli insegnanti e dedicata al tema della “libertà”.

«Che tutto il settore agisca come sistema è la prima e basilare premessa per riuscire a risolvere questo problema – commenta nella nota Paolo Bastianello (nella foto), presidente del Comitato Education di Confindustria Moda - Di fondamentale importanza poi continuare a costruire rapporti e relazioni con le istituzioni e tutti gli enti terzi in grado di supportarci. Ma, infine, è indispensabile la collaborazione delle aziende: se in Italia mancano laboratori per formare i tecnici, le imprese devono aprire i loro e metterli a disposizione degli studenti».

(red.)

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