Aloeo: uniti in attesa del nuovo governo

Lo ha ribadito la tavola rotonda dell’ultimo congresso dell’associazione dei laureati in Ottica e Optometria, che si è svolta domenica scorsa a Milano, proprio in coincidenza con le elezioni politiche: perché è dalla politica che devono arrivare le risposte attese ormai da quattro anni

«Al di là dei singoli umori, ottimistici o pessimistici, si registra una grande unità d’intenti». Così il moderatore Ruben Razzante, giornalista e docente di diritto dell’informazione, ha sintetizzato gli interventi della tradizionale tavola rotonda all’interno dell’appuntamento annuale di Aloeo con i suoi associati e le aziende: quest’anno, a norma di legge, non potevano intervenire esponenti politici, per cui il confronto è stato tra alcuni presidenti dei nove corsi di laurea nazionali in Ottica e Optometria, rappresentanti della Federazione Nazionale degli Ordini dei chimici e dei fisici, della Società Italiana di Fisica e di Confcommercio Professioni. Si è constatato che i due punti chiave della questione restano senza risposta: il ministero dell’Università deve ancora sbloccare la descrizione delle attività professionali dei laureati in Fisica, nella categoria L30, tra cui gli optometristi, sui cui ha già espresso il proprio parere il ministero della Salute nel 2019, alla luce del decreto del 23 marzo 2018; inoltre non sono mai partiti gli esami di Stato per il riconoscimento dell’Albo dei fisici.

Luigi Milesi, presidente della sezione di Bergamo, ha ricordato che la Federazione Nazionale degli Ordini dei chimici e dei fisici ha recentemente scritto al ministro Speranza per chiedere un emendamento al decreto del 2018, così che anche i liberi professionisti con cinque anni di esperienza lavorativa possano iscriversi all’Albo, in attesa dell’esame di Stato. Anna Rita Fioroni, presidente di Confcommercio Professioni, ha ricordato che l’associazione, in vista delle elezioni politiche, ha inserito le istanze di tutte le attività rappresentate, comprese quelle dell’ottica e optometria. «A oggi potrebbero iscriversi all’Albo dei fisici soltanto i dipendenti della pubblica amministrazione o i docenti, ma con un numero così limitato di professionisti l’Albo non avrebbe senso - ha sottolineato Fioroni - Senza dimenticare chi è abilitato in ottica e ha frequentato corsi di optometria: la battaglia per loro e quella per i laureati non possono essere disgiunte, vanno date risposte alla totalità di questo mondo professionale che produce reddito».

Antigone Marino, in rappresentanza della Società Italiana di Fisica, che nel luglio scorso ha siglato con Aloeo un accordo per organizzare eventi congiunti e lavorare ancora di più a stretto contatto, ha ribadito che sono due le questioni fondamentali ancora aperte nel nostro paese: il riordino delle lauree abilitanti, che a oggi riguardano solo quelle magistrali, con una riforma ferma dal 2017, e le modalità di abilitazione delle professioni. «Noi qui presenti siamo l’unica costante in questa vicenda, che si esprime in maniera collettiva e che deve contribuire al riconoscimento della professione sanitaria», ha dichiarato Marino.

La tavola rotonda di domenica scorsa è stata arricchita dalla testimonianza di Eduardo Moran e Ignacio Costa, rispettivamente decano del Consiglio nazionale degli ottici optometristi e segretario generale del Consiglio generale dei collegi degli ottici optometristi in Spagna: hanno ricordato che qui oggi la laurea in Ottica e Optometria è quadriennale, con possibilità di un master successivo, e permette di avere lo status di professione sanitaria, così da poter dialogare con le altre figure coinvolte. Nella penisola iberica, inoltre, soltanto il 20% circa di giovani e adulti avrebbe problemi di salute visiva: questi possono essere quindi seguiti dai circa quattromila oculisti, mentre il resto della popolazione può affidarsi al ruolo di primary care dell’ottico optometrista.

«Da sempre sosteniamo la professione sanitaria per l’optometrista e lo facciamo in questo contenitore dell’Ordine dei chimici e dei fisici - ha affermato Simone Santacatterina, presidente di Aloeo, tirando le somme del confronto - Portiamo avanti l’interesse dei laureati in tutte le sedi, anche all’interno di Tiopto, ma senza calpestare i piedi alle altre componenti del Tavolo interassociativo. Tra i nostri obiettivi a breve termine c’è l’impegno a creare un documento, sotto l’egida della Federazione Nazionale degli Ordini dei chimici e dei fisici, che spieghi le singole competenze all’interno delle due categorie, e la possibilità di inserire un livello superiore per i laureati in Ottica e Optometria nei contratti collettivi di lavoro» (nelle foto, il tavolo dei relatori).

A.M.

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