Eurok, dopo quattro anni torna il congresso

In programma il 28 e 29 aprile a Barcellona, si rivolge ai circa 350 professionisti aderenti all’associazione europea dedicata all’ortocheratologia e al controllo della miopia, che per l’occasione attesterà anche il percorso formativo svolto da alcuni membri sulla gestione della progressione miopica

L’ultimo appuntamento con l’International Meeting dell’European Academy of Orthokeratology and Myopia Control era stato a Cluj, in Romania, nel novembre 2019. «Poi, per via del Covid e lo scorso anno a causa dell’inizio della guerra in Ucraina, abbiamo deciso di sospenderlo: con Barcellona contiamo di tornare alla tradizionale cadenza biennale - spiega a b2eyea TODAY Marino Formenti (nella foto), presidente di EurOK sin dalla sua fondazione nel 2011, nonché dell’Accademia internazionale di ortocheratologia e controllo della miopia, la cui sezione italiana è diretta da Nicola Sammarco - Fanno parte dell’European Academy of Orthokeratology tutti i professionisti della vista e della visione che si occupano di queste due tematiche, il 30% dei quali sono oculisti, soprattutto dei paesi dell’est Europa. Anche in Italia, in ogni evento o corso che organizziamo, viene coinvolta la classe medica con qualche suo esponente».

Il congresso di fine aprile verterà, nelle attività in plenaria, soprattutto sul controllo dell’evoluzione miopica e sarà l’occasione per dare una “certificazione” ai professionisti di tutta Europa che dal 2022 hanno seguito uno specifico iter formativo. «È un po’ come la fellowship rilasciata da Bcla in contattologia, che anche noi proponiamo per l’ortocheratologia sin dal 2011 - precisa Formenti - I candidati devono seguire una serie di corsi e sostenere alcuni esami basati sulle evidenze scientifiche delle white paper dell’IMI. L’Accademia internazionale valuterà di volta in volta e quindi attesterà le loro conoscenze nella gestione della miopia. A oggi sono una cinquantina i colleghi europei che ne hanno fatto domanda: negli Stati Uniti questo percorso è già in atto, tanto che a ottobre 2022 sono state rilasciate le prime attestazioni per il continente nord americano».

(red.)

 

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