«Gli anni della pandemia hanno messo a dura prova i nostri sistemi sanitari, ma anche le difese individuali, fisiche e mentali - spiega a b2eyes TODAY Nicola Di Lernia - La vista, a causa dello smart working e della dad, ha dovuto affrontare un periodo faticoso e molto distante dal suo ideale salutistico: abbiamo lavorato troppe ore davanti a un pc, al chiuso e ne abbiamo trascorse poche all'aperto. In sostanza abbiamo stressato i nostri occhi e la nostra mente». Da questo fronte sorge la domanda di quanto sia importante proteggere i nostri occhi e come il sistema pubblico e privato debba porsi questo obiettivo comune.
Il convegno sull'etica della vista (nella foto, il logo), rivolto su invito a operatori della filiera e figure istituzionali, è promosso dalla Fondazione +Vista e dal suo presidente, l’ottico Stefano Pascucci, con il coordinamento di Massimo D'Ippolito: si pone tale interrogativo e chiede un aiuto a specialisti, esperti e amministratori affinché ognuno possa portare la propria soluzione in cui il bene comune è al primo posto.
L’evento si terrà nel pomeriggio del 9 ottobre presso la Sala del Podestà di Foligno alla presenza, oltre che di Pascucci, dei medici oculisti Carlo Cagini, Marco Giubilei, Marco Lupidi e Federico Sadun, di alcune autorità della Sanità umbra, Massimo D'Angelo, direttore alla Sanità della Regione, e Mauro Zampolini, direttore dell'Ospedale San Giovanni di Foligno, e di Maurizio Veroli, amministratore delegato di Hoya Italia. Ospiti d’eccezione il direttore della Fondazione della Banca degli Occhi del Veneto Onlus, Diego Ponzin, e le maggiori istituzioni locali, la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini.
(red.)
