Giacomo Grassi, un manager speciale per la contattologia italiana

Il 22 marzo si è spento a 72 anni il noto professionista milanese, che ha segnato quasi quattro decenni di storia delle lenti a contatto nel nostro paese

Laureato in Farmacia, Giacomo Grassi (nella foto) ha dedicato la maggior parte della propria vita professionale alla contattologia. Nel 1976 entra in CooperVision Italia, rimane alla guida della quale per oltre quindici anni: nel ’92 è tra i fondatori di Aspect Vision Italia, che si rivelerà un’altra esperienza di successo nel settore fino a quando sarà rilevata, un quinquennio più tardi, dalla stessa CooperVision, di cui Grassi diventa amministratore delegato, mantenendo l’incarico fino al 2010 e raggiungendo risultati significativi, come la gestione di due importanti acquisizioni da parte della casa madre, Hydron Biocompatibles e Ocular Sciences. Negli ultimi anni gestisce per CooperVision anche il mercato francese e quello spagnolo. Successivamente avvia l’attività di mark’ennovy sul territorio nazionale, in qualità di vice president marketing and sales, per poi lasciare il settore dell’ottica, intorno alla metà del decennio scorso, e dedicarsi a un’impresa di famiglia.

Manager vulcanico e visionario, sempre alla mano, capace di una buona parola per tutti i suoi collaboratori e, soprattutto, di non far mai pesare nemmeno gli impegni o le sfide più difficili: così lo ricordano quanti hanno lavorato a stretto contatto con lui. «Oggi volano in cielo 40 anni della mia vita professionale e non, trascorsi con un amico, che con la sua scomparsa mi ha lasciato un grande vuoto - dice a b2eyes TODAY Fabrizio Lambertini, attualmente alla guida del Consorzio Italian Vision - Dal 1983 abbiamo lavorato insieme nella prima CooperVision, quella delle famose lenti Permalens: lui direttore Italia, mentre io iniziavo la carriera come rappresentante per Toscana, Marche e Sardegna. In quel periodo ebbe l’intuito di promuovere una campagna pubblicitaria in televisione, la prima in assoluto per una lac. Abbiamo poi continuato a operare a stretto contatto, fino a essere cofondatori della Aspect Vision Italia: con Giacomo eravamo sinergici, ci siamo sempre divisi i compiti, tanto che qualche cliente ci aveva simpaticamente soprannominato il gatto e la volpe. Dopo l’acquisizione di Aspect, Grassi è diventato amministratore delegato di una CooperVision Italia ancora più strutturata, ottenendo traguardi di primissimo ordine».

Dell’amico e collega Lambertini ricorda in particolare la grande visione del mercato, grazie alla quale era in grado di realizzare tutti gli obiettivi, anche quelli apparentemente più difficili da raggiungere, ma sempre con la leggerezza e la simpatia che lo contraddistinguevano. «Andammo negli Stati Uniti alla ricerca di altri prodotti da proporre ai centri ottici e portammo con noi la forza vendita: fu una settimana speciale, di lavoro e di momenti conviviali - aggiunge Lambertini - Ovviamente in quasi quattro decenni di vita comune non sono mancati i contrasti o le idee diverse, mai però con il peso del rancore o con l’effetto di conseguenze negative, perché dal giorno dopo si ricominciava a correre insieme. Mi manca già: con Giacomo se n’è andato un grande manager, che ha lasciato un segno indelebile nel mondo dell’ottica».

«Mi ricordo di te dai tempi dell’acquisizione di Hydron Biocompatibles: sei riuscito a integrare due realtà, un tempo concorrenti, in un nuovo team coeso, in cui, grazie alla tua leadership, ogni persona era libera di dare il proprio contributo, senza timore di giudizio, e dove il concetto di brainstorming era alla base delle nostre riunioni - racconta al nostro quotidiano Daniela Poletti, oggi head of marketing di Rodenstock Italia, che ha lavorato con Grassi in CooperVision Italia per un decennio, agli inizi di questo secolo - Ci hai sempre spronati a dare il meglio di noi: se la leadership è stata senza dubbio una tua dote, anche l'approccio umano e il senso del lavoro di squadra sono stati tue peculiarità. Non facevi distinzione tra i diversi livelli aziendali, cercavi di stringere amicizie con tutti, perché tutti con il loro lavoro contribuivano ai risultati e al benessere personale e dell’azienda. Ti lascio al tuo nuovo viaggio, certa che, ancora una volta, la tua curiosità e il tuo spirito di intraprendenza lo renderanno unico come sei tu».

«L'ho conosciuto giovanissimo a Firenze, nell'ottobre del 1978, in occasione di uno dei suoi primi incontri con il mondo delle lenti a contatto: era assistente di Giorgio Dalla Costa, allora responsabile del lancio delle rivoluzionarie lenti Permalens - ricorda a b2eyes TODAY Maurizio Panzieri, ottico optometrista di Roma - Cortese, attento, molto affabile con i partecipanti alla riunione, seppe subito conquistare l'amicizia, la fiducia e simpatia di tutti attraverso il suo garbo. Gli anni 70 e 80 sono stati un periodo smagliante, di grandi progressi e promesse per il nostro settore: Giacomo ha saputo esserne un magnifico protagonista, grazie allo spirito di iniziativa e al pragmatismo, che hanno contribuito alla sua popolarità e al suo meritato successo. Non ha mai fatto promesse infondate e con il suo intuito ha costantemente garantito la qualità delle imprese per cui lavorava e dei prodotti che presentava. Quando qualcuno ci lascia è tipico osannarne la vita, le virtù e la personalità: ma tutte le doti di Giacomo le conoscevo da sempre e ho avuto il grande privilegio di poterle apprezzare in tanti anni di incontri, viaggi e congressi. Grazie, Giacomo».

Anche Assottica esprime il proprio dolore per la scomparsa di Grassi. «Lo ricordiamo per il suo impegno a lungo espresso a favore della nostra associazione e del Gruppo Contattologia, di cui è anche stato presidente dal 2001 al 2003 - afferma al nostro quotidiano Daniela Manenti, direttore generale di Assottica - Personalmente lo ricordo per la grande generosità nel condividere il suo sapere e la sua esperienza».

A.M.

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