L’ottica è dura d’orecchi

A marzo e aprile va in onda lo spot sulla prevenzione e la cura dell’udito promosso da Pubblicità Progresso: a quando un’iniziativa simile nel nostro settore?

All’ultimo Forum presbiopia di Napoli abbiamo trasmesso il famoso spot sullo stop al fumo promosso da Pubblicità Progresso alla fine degli anni 80. Siamo un mercato interno che ha bisogno di una spinta al consumo di benessere visivo: eppure, nonostante i complimenti alla “provocazione” nulla è ancora successo e pare non accadere.

La Pubblicità Progresso vive in Italia da oltre cinquant’anni: oggi si esprime in una Fondazione che si preoccupa di portare sulle principali reti televisive e sui canali digital e social progetti di comunicazione sociale, “la cui speranza è favorire la nascita di comportamenti virtuosi orientati alla crescita del bene comune”, come si legge sul suo sito. Se analizziamo nei dettagli l’operazione udito attualmente on air, lo spot è realizzato in collaborazione con Confindustria Dispositivi Medici e le due principali associazioni di categoria, l’Ana (audioprotesisti) e l’Anap (audio protesisti professionisti). La Giornata Mondiale dell’Udito, promossa dall’Oms, è stata il 3 marzo: la programmazione della campagna in Italia è iniziata il primo marzo e proseguirà per tutto aprile 2024. Confindustria Dispositivi Medici è socio sostenitore della Fondazione Pubblicità Progresso, che da sempre, secondo il suo presidente Andrea Farinet, è “impegnata per il benessere e la prevenzione necessaria per la salute degli italiani”.

L’ottica, da questo lato, è dura d’orecchi. La televisione è utilizzata dalle principali aziende dell’oftalmica per i propri corretti scopi che probabilmente, in piccola parte, ricadono anche su tutto il comparto: lenti progressive e protezione fotocromatica sono categorie ormai conosciute al grande pubblico e i risultati ci sono. Ma perché non si riesce a mettere tutti d’accordo, meglio ancora se sotto il cappello confindustriale, per realizzare insieme alla Fondazione Pubblicità Progresso un’iniziativa simile a quella per l’udito? Siamo un mercato più debole o più divisivo di quello degli apparecchi acustici? Meno importante per gli italiani tanto da non poter concepire una campagna che legittimi il valore della vista e la relativa attenzione da parte dell’industria e degli oltre novemila centri ottici italiani?

I risultati della Pubblicità Progresso sono paradossalmente sempre più efficaci di quelli di una singola azienda: muovono un intero comparto, creano una sensibilità utile non solo nel breve ma anche nel medio e lungo termine sul pubblico. È come investire su un Btp Valore: si raccolgono cedole periodiche crescenti, si ha il capitale assicurato alla scadenza e la fedeltà viene ripagata da un premio extra finale. Perché, allora?

Sono convinto che la vista meriti di più e che i manager che conducono aziende e associazioni siano in grado di ottenere il massimo con un investimento sostenibile. Mettiamo davanti a tutto il bene comune e proviamo a essere al servizio degli altri, come auspica la Fondazione Pubblicità Progresso.

Nicola Di Lernia

Professione