Miopia, affaticamento visivo e occhio secco nel post Covid

Ne parlerà alla quattordicesima edizione del Convegno di Monopoli, in programma il 9 e 10 ottobre, Mark Rosenfield, docente al College of Optometry della State University of New York e direttore della rivista internazionale Ophthalmic and physiological optics

«Fra gli effetti più importanti determinati dal Covid e relativi al sistema visivo possiamo sicuramente considerare l’aumento dell’incidenza della miopia rispetto al periodo pre pandemia: lo evidenziano diversi studi recentemente pubblicati, di cui uno condotto anche in Italia. Sarà da queste basi e alla luce di ulteriori informazioni che Mark Rosenfield (nella foto) spiegherà alla platea dell’evento lo stato dell’arte, i possibili sviluppi e le soluzioni a nostra disposizione». Così Giancarlo Montani, responsabile scientifico del Convegno internazionale su Aggiornamenti di ottica oftalmica e contattologia, anticipa a b2eyes TODAY uno dei temi che il noto esperto statunitense illustrerà in plenaria il 9 ottobre, cui seguirà un corso di approfondimento la mattina successiva.

Le cause alla base di questo incremento della miopia vanno prevalentemente ricercate nell’importante cambio di stile di vita cui i bambini sono stati sottoposti durante l’emergenza sanitaria. «Nei lunghi mesi di lockdown soprattutto i più piccoli sono stati costretti a passare molte ore davanti a sistemi digitali per la didattica a distanza e a ridurre notevolmente il tempo trascorso all’aria aperta: entrambi fattori di rischio riconosciuti alla base dello sviluppo miopico e della sua progressione - precisa  Montani - Un ulteriore effetto dell’aumentato utilizzo di sistemi digitali, dovuto anche allo smart working, è l’incremento dei sintomi di affaticamento visivo, associato spesso a un’accelerazione di quelli della secchezza oculare, in quest’ultimo caso amplificati dall’utilizzo delle mascherine protettive: su tutto questo Rosenfield si confronterà con i professionisti presenti al Convegno di Monopoli».

A.M.

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