Rodenstock: uno studio russo alla base di MyCon

L’azienda oftalmica ha recentemente lanciato sul mercato italiano la sua lente per il controllo della progressione miopica: ad aprile sono in arrivo anche i materiali di supporto alla comunicazione nei centri ottici

MyCon, la nuova lente per la gestione dell'evoluzione miopica, fa capo a un brevetto di Rodenstock del 2008 e si fonda su uno studio clinico indipendente durato 5 anni e «condotto da un gruppo di lavoro coordinato da Elena Tarutta, responsabile del Department of Refraction Pathology, Binocular Vision and Ophthalmoergonomics dell’Helmholtz National Medical Research Center di Mosca, che ha esaminato, per un periodo appunto di 5 anni, la progressione della miopia nei bambini caucasici di età compresa tra 7 e 14 anni e ha dimostrato che le lenti MyCon (nella foto, una immagine di campagna) sono efficaci nel rallentare l’evoluzione miopica fino al 40%, con una riduzione dell’allungamento del bulbo oculare fino al 56% nei primi 2 anni e nei 4-5 anni di un ulteriore 35% (nel grafico)», spiega in una nota Valentina Pucci Mossotti, head of product & training di Rodenstock Italia.

MyCon è disponibile negli indici 1.5, 1.6, 1.67 e 1.74: i vantaggi, secondo l’azienda, sono lenti più sottili e con un impatto estetico gradevole. «Per Rodenstock è importante offrire la visione più nitida e confortevole possibile a tutti, anche ai più piccoli: per questo ha sviluppato una soluzione che allo stesso tempo corregge la miopia nei bambini e contribuisce a controllarne la progressione - precisa Pucci Mossotti - Oggi più che mai, inoltre, sono fondamentali estetica e comfort: indossare gli occhiali da vista ha un impatto sull’immagine che hanno di se stessi e sul sentirsi a proprio agio in tutte le attività quotidiane, per questo abbiamo deciso di mettere a disposizione dei nostri ottici partner, oltre all’ampio range di indici, la gamma di trattamenti Solitaire, anche in versione Xtra-Clean, per una maggiore facilità e durata della pulizia delle lenti, ottimale per i portatori più piccoli».

(red.)

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