Tavolo interdisciplinare: una comunicazione congiunta da esporre in negozio

Il 23 marzo a Milano si sono incontrate alcune delle principali associazioni che fanno riferimento al mondo della vista in Italia. Si tratta del primo confronto nato dal convegno “Oftalmologia, ottica e optometria: quale futuro con le nuove tecnologie”, tenutosi il 4 febbraio scorso a Mido, che ha coinvolto area ottico optometrica, classe medica, industria ed esponenti politici

Per il mondo oculistico erano presenti all’incontro milanese, moderato da Nicola Di Lernia, Teresio Avitabile e Francesco Bandello, rispettivamente presidente e consigliere della Società Italiana di Scienze Oftalmologiche, e Romolo Protti, vicepresidente di Aimo. Per quello ottico optometrico vi hanno preso parte Andrea Afragoli, presidente di Federottica, Simone Santacatterina, ex presidente di Aloeo, e Claudia Colandrea, presidente di Sopti. Per l’industria vi hanno partecipato Paolo Pettazzoni, presidente di Anfao Lenti, con Cinzia Ronchi funzionaria di Anfao, e Daniela Manenti, segretario generale di Assottica. Per il retail Marco Procacciante, amministratore delegato di Vision Group.

È stata concordata «la necessità di trovare una modalità di dialogo tra le parti al fine di dissipare i conflitti passati e giungere a un modus operandi che possa portare vantaggi alle rispettive categorie e, in particolare, alle persone che si rivolgono a loro - si legge in una nota congiunta - In tal senso le parti hanno espresso il proprio parere personale sullo stato delle cose, sullo scenario migliore che si potrebbe profilare insieme in tempi medi e sulla possibilità di trovare un punto di partenza su cui poggiare la prima pietra di questo percorso. Inoltre si sono trovate d’accordo nella definizione dei rispettivi ruoli con una attenzione particolare, affinché il pubblico ne riconosca le competenze e possa serenamente approcciarli, contribuendo ad aumentare così il livello di qualità della vista anche attraverso la prevenzione».

In particolare, i soggetti coinvolti hanno concordato di «cominciare dalla comunicazione del ruolo dell’ottico nel suo centro, da porre nei negozi di ottica per permettere all’ottico stesso di spiegare che la salute dell’occhio è competenza del medico oculista», precisa il comunicato.

Tale comunicazione prevede tre passaggi chiave. Il mondo oculistico riconosce a quello ottico una posizione ausiliaria rispetto ai disagi che le persone possono percepire nella visione: va consigliata sempre la necessità di una visita medica presso l’oculista. Il mondo oculistico esprime all’industria dell’ottica l’esigenza di una maggiore informazione sulle lenti da vista e sulle lenti a contatto, affinché l’oculista possa dialogare con il paziente anche con la dovuta preparazione tecnica e possa indirizzarlo all’ottico per scegliere la migliore soluzione visiva in base alle diverse esigenze. I rappresentanti associativi coinvolti manifestano la disponibilità a partecipare agli eventi congressuali di entrambe le parti, al fine di rispondere alle reciproche esigenze di informazione e conoscenza, sempre nel rispetto dei ruoli e delle specifiche competenze e a favore della vista e della salute pubblica (nella foto, un momento della tavola rotonda al convegno del 4 febbraio scorso a Mido dedicata al confronto tra oftalmologi e ottici optometristi).

(red.)

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