Optometria, verso una comunione d’intenti per tutta la filiera

Realizzare un dialogo stabile e costruttivo per valorizzare una figura professionale fondamentale nella tutela della salute visiva e nel progresso delle scienze fisiche applicate alla visione. È l’impegno che si sono assunti Federazione nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici, Federottica e Aloeo dopo l’incontro svoltosi il 30 ottobre scorso a Roma, presso la sede della Federazione

«Il confronto ha evidenziato l’importanza di creare sinergie e collaborazioni volte a valorizzare il ruolo dell’optometria e degli optometristi all’interno del settore sanitario, favorendo il riconoscimento delle competenze tecnico-scientifiche e la promozione di percorsi formativi universitari di qualità - si legge sul sito della Federazione dei Chimici e dei Fisici - Durante l’incontro si è discusso anche del futuro dell’attuale corso di laurea L-30 “Scienze e Tecnologie Fisiche”-corso di laurea in Ottica e Optometria e della neonata laurea magistrale LM-17 “Optometry and Vision Science”, con l’obiettivo di rafforzare la filiera formativa e professionale, in coerenza con le esigenze del mondo del lavoro e dei bisogni visivi dei cittadini».

È stato inoltre ribadito che la necessità di una competenza specialistica di base in ambito fisico è indubbia, poiché costituisce il fondamento scientifico del settore optometrico e consente di rispondere alle crescenti esigenze della popolazione. «In un mondo in continua evoluzione, in cui l’uso prolungato di dispositivi digitali come smartphone, computer e tablet coinvolge fin dall’infanzia, aumenta la domanda di figure competenti e in grado di operare in un contesto multiprofessionale insieme per prevenire e gestire i disturbi visivi correlati all’affaticamento oculare e all’esposizione digitale», si precisa sul portale della Federazione.

«Dopo un primo scambio epistolare nella primavera scorsa con la Federazione dei Chimici e dei Fisici, in merito all’uso del termine Albo per l’Adoo, abbiamo avuto la possibilità di chiarire via email le rispettive posizioni, rimandando a un successivo incontro, poi effettivamente avvenuto a fine ottobre, in cui non si è parlato di profilo professionale, bensì di ambito ordinistico - spiega a b2eyes TODAY Andrea Afragoli, presidente di Federottica - Da questa giornata è emersa una comunione d’intenti che potrebbe risultare positiva per l’intera filiera, all’interno della quale ci sono i laureati in Ottica e Optometria, ma anche professionisti che hanno alle spalle un lungo e approfondito percorso di specializzazione optometrica».

Soddisfazione e fiducia si riscontrano anche in Aloeo. «Siamo molto soddisfatti dell’esito dell’incontro del 30 ottobre, che si è svolto in un clima sereno e costruttivo, ponendo le basi per un percorso condiviso volto al riconoscimento dell’optometria come competenza sanitaria, in coerenza con il profilo del fisico, già riconosciuto come professionista sanitario dalla Legge 3/2018 (Legge Lorenzin) - afferma a b2eyes TODAY Daniela Bonafede, presidente dell’Associazione dei Laureati in Ottica e Optometria - Ora ci aspettiamo ulteriori sviluppi dalla tavola rotonda in programma il 23 novembre a Milano, al termine del Convegno annuale del nostro organismo» (nella foto, da sinistra: Andrea Afragoli, Gabriella Pagani, presidente di Federottica Lombardia e di Acofis Milano, Nausicaa Orlandi, presidente della Federazione dei Chimici e dei Fisici, Daniela Bonafede e Martino Di Serio, vicepresidente della Federazione).

Angelo Magri

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