Gina Lollobrigida, anche gli occhiali si inchinavano ai suoi occhi

A differenza della maggior parte delle dive, la grande attrice italiana, scomparsa il 16 gennaio a 95 anni, raramente indossava in pubblico montature da sole. Con un’eccezione dieci anni fa a Venezia, quando fu acclamata alla Mostra del Cinema

È stata sicuramente l’attrice simbolo dell’Italia, famosa e amata in tutto il mondo. Quando non lavorava più nel cinema e aveva abbandonato la fotografia, la sua presenza da testimonial continuava a essere richiestissima. Racconta una persona, con lei a Ginevra in una di queste occasioni, che camminarle accanto per strada era quasi impossibile. La gente la fermava continuamente, chiedeva se lei era veramente Lei, voleva l’autografo. Una giovane mamma con bimbo in carrozzina, sprovvista di un pezzo di carta, era addirittura arrivata a farle mettere la firma su una banconota di grosso taglio. Nonostante questo era di una grande semplicità. Pur parlando benissimo francese, inglese e con una dizione italiana perfetta, si divertiva a esprimersi in romanesco. Si vantava di dire che il tailleur tipo Chanel che indossava era fatto da una sartina. Pur possedendo orologi preziosi, al polso portava uno dei più basici Seiko, regalo di Fidel Castro, che aveva fotografato e di cui era diventata molto amica.

Ha continuato a mantenere il suo stile, capelli neri corvini, abiti sempre colorati. Raramente indossava occhiali da sole, come tutte le dive. Forse per non nascondere quegli occhi straordinari, a detta di chi l’aveva vista da vicino. Dopo i 60 anni teneva a portata di mano degli occhiali da lettura che metteva e toglieva continuamente. Solo in una delle sue ultime foto, nel settembre 2012 a Venezia per la Mostra del Cinema, è ritratta, mentre scende dal motoscafo sul molo dell’Hotel Excelsior, con grandi occhiali rossi dalle lenti appena sfumate (nella foto, tratta da DiLei.it).

Luisa Espanet

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