Giro d’Italia, dalla vittoria di tappa al… tappo nell’occhio

L’insolita vicenda di Biniam Girmay, che dopo la storica vittoria di martedì 17 maggio a Jesi ha dovuto abbandonare la kermesse rosa per un problema oculare

Cose mai viste. Questo libro è un’edizione illustrata di 48 pagine che la novarese Silvia Borando pubblica nel 2019 con la casa editrice minibombo e che, dedicata ai bambini piccoli con accattivanti e coloratissimi disegni, li accompagna, con il sorriso, nel mondo che li aspetta. Martedì scorso la decima tappa del Giro d’Italia, da Pescara a Jesi per 196 chilometri, riprendeva dopo il giorno di riposo: con uno splendido sprint nella località marchigiana, l'eritreo Biniam Girmay, 22 anni, del team belga Intermarché Wanty Gobert, lancia la volata e batte il campione olandese Mathieu Van der Poel e fa la storia, con un doppio alloro. È stato infatti il primo ciclista africano nero a conseguire una vittoria in un grande giro per ritirarsi subito dopo e non presentarsi al via nella successiva frazione, da Santarcangelo di Romagna a Reggio Emilia: infatti, imprudentemente, con la bottiglia di spumante appoggiata a terra si è chinato per stapparla e, inevitabilmente, è stato colpito dal tappo all’occhio sinistro (nella foto, tratta da rainews.it). Dopo il controllo all’ospedale ha dovuto dichiarare il proprio forfait, in attesa di nuovi accertamenti oculistici. Lo stupore degli astanti è stato amaramente convertito in sconforto dai medici.

Chi ama il ciclismo, ma non solo, non può che esprimere tutta la solidarietà e l’affetto per un giovanissimo eritreo che entra in Occidente con la forza della passione e della volontà e, appena arrivato, quell’Occidente sognato si eclissa per metà, quasi sorpreso, anche lui, da tanta bravura. Cose mai viste.

Sergio Cappa

Eventi