Londra, una fashion week “targata” Burberry e Vivienne Westwood

Le passerelle in programma fino a ieri nella capitale inglese e secondo step dell’invernale 19-20 dopo New York sono tornate a essere la panoramica delle proposte meno commerciali e più audaci e il trampolino di lancio di giovani stilisti. Ma la ribalta è stata presa dalle due griffe

A parte il ritorno di Victoria Beckham, dopo la parentesi di New York, a dominare la scena Burberry e Vivienne Westwood. Riccardo Tisci, nuovo direttore creativo di Burberry, nei sotterranei della Tate Modern ha proposto, per uomo e per donna, quasi due collezioni, una più giovane che occhieggia ai temi e allo stile degli anni 90, dove il punto di partenza è spesso il mitico check, e una più formale e sofisticata, giocata sui toni del beige e del cammello con punte di verde bottiglia. Su molti modelli occhiali da vista di ogni genere e tipo. Occhiali da vista enormi anche per Vivienne Westwood alla fine della sua sfilata-protesta contro i potenti. Che nascondono i problemi del momento, dal cambiamento climatico alla corruzione, dalle disuguaglianze sociali alle conseguenze della Brexit. Sovrapposti alle maschere gli occhiali da sole per alcune modelle (nella foto).
Luisa Espanet

 

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