Ottica Ricciuti: eyewear e calligrafia rivelano chi sei

Leggere le caratteristiche di una persona attraverso il tratto grafico e scegliere una montatura sulla base della personalità ancor prima che dell’estetica e dei colori: a questa doppia sfida ha risposto l’evento “Che occhiale sei?”, proposto lo scorso 7 giugno dal centro ottico di Lavello, in provincia di Potenza, in collaborazione con Angelica Pagnelli e con la partecipazione di un’affezionata cliente grafologa

Come la scrittura rivela tratti fondamentali di una personalità, così l’occhiale esprime le caratteristiche di un soggetto. Una piccola prova di questo assunto è stata fornita dalla serata organizzata da Ottica Ricciuti. In che modo? Con una sorta di doppia analisi, condotta in parallelo per poi essere posta a confronto durante un talk. Ma andiamo con ordine, ossia vediamo da dove è nata l’idea.

Durante un precedente evento in negozio, Angelica Pagnelli, per poter compiere tutte le opportune valutazioni e selezionare le montature più adatte per le occasioni d’uso, aveva domandato a una cliente abituale del negozio, cui stava facendo una consulenza, che professione svolgesse. La grafologa, era stata la risposta. Da lì si è accesa la scintilla creativa e la consulente di immagine ha proposto alla titolare del punto vendita Luciana Ricciuti di organizzare insieme ad Antonietta Santomauro (nella foto principale, da sinistra, Santomauro, Ricciuti e Pagnelli), per l’appunto grafologa che svolge anche perizie calligrafiche per i tribunali e lavora spesso con le scuole, un evento in cui provare a “leggere” le caratteristiche individuali di alcuni soggetti abbinando l’eyewear più adatto. Accettata la proposta, l’evento si è svolto lo scorso 7 giugno.

«Durante la giornata, ho effettuato le consulenze sulle clienti che si erano prenotate, scegliendo per loro gli occhiali più adatti non solo in funzione della fisionomia e dei colori del volto, ma anche del carattere che, come sempre faccio, inquadro nel corso del colloquio - racconta Pagnelli a b2eyes TODAY - Ne ho quindi selezionate tre, cui ho fatto scrivere delle semplici frasi, sottoposte in seguito ad Antonietta per tracciare, per così dire, un identikit delle autrici sulla base della grafia, senza che sapesse però chi fossero».

Il risultato del lavoro delle due professioniste è stato poi svelato in serata all’interno di un talk, il cui esito è stato, come dice la titolare del centro ottico, sorprendente. «Dopo che la grafologa ha spiegato le caratteristiche della personalità di ciascuna cliente che aveva scritto la frase, Angelica ha argomentato per quali motivi aveva scelto un determinato occhiale per la stessa cliente e perché era adatto proprio a quella personalità: le valutazioni coincidevano perfettamente (nella foto sopra, il momento dell'argomentazione della scelta) - spiega Ricciuti al nostro quotidiano - A una persona di cui Antonietta aveva detto che era ambiziosa e desiderosa di stare sempre sulla scena, ad esempio, Angelica aveva non a caso abbinato un occhiale oversize. Se la scrittura è uno strumento prezioso che rivela aspetti spesso nascosti, anche l’occhiale rappresenta un soggetto, svelandone i tratti della personalità: questo quindi il parallelismo proposto, in perfetta coerenza con il nostro claim che è Ottica Ricciuti firma il tuo sguardo».

Durante il talk Pagnelli ha anche intervistato l’esperta approcciando l’argomento della grafologia da più punti di vista, tra cui la modalità di scrittura delle nuove generazioni. «È stato davvero interessante, abbiamo scoperto come la dimensione delle lettere possa suggerire se una persona tende a essere più dominante o riservata, o come il modo stesso di appoggiare la penna, calcando o no, dia indicazioni importanti - conclude Ricciuti - Il mio intento, con il supporto di Angelica, è sempre quello di differenziarmi e promuovere cultura nella realtà in cui opero. Al di là dell’aspetto della vendita, cerchiamo ogni volta di proporre qualcosa da poter legare alla mia professione per coinvolgere la community nel confrontarsi e crescere insieme, facendo sì che ci sia anche una collaborazione con i clienti che ormai sono amici: questo evento è servito proprio a tale scopo».

Nicoletta Tobia

Punto vendita