Siso, un Congresso oltre le aspettative

Si è chiusa sabato 20 aprile con quasi tremila presenze la terza edizione dell’evento della Società italiana di scienze oftalmologiche. Nelle tre giornate all’Ergife Palace di Roma è stata elevata anche la partecipazione di aziende della filiera ottica, che hanno avuto riscontri positivi dal confronto con la classe medica

Oltre 2.800 specialisti da tutta Italia si sono incontrati per confrontarsi sui successi, gli avanzamenti e i problemi della medicina oculistica al Congresso Siso (nella foto sotto, una fase dei lavori), al quale hanno partecipato anche 29 società scientifiche nel campo oftalmologico e che il 19 aprile ha visto l’intervento del ministro della Salute, Orazio Schillaci (nella foto principale): una presenza che si ripete per il secondo anno consecutivo, considerata dalle parti in causa non formale, ma con lo scopo di illustrare la posizione del governo sulle questioni sollevate dagli oculisti, su temi professionali e di assistenza pubblica.

In questi tre giorni, oftalmologi italiani di ogni livello, dai docenti universitari ai liberi professionisti, agli ospedalieri e agli specializzandi, hanno parlato in particolare di Lea, i Livelli Essenziali di Assistenza, ritenuti troppo bassi, di iniezioni intravitreali e nuovi farmaci, di come razionalizzare e velocizzare le procedure di assistenza, dei nuovi dati sull’epidemia di miopia che si sta diffondendo tra i giovani. Per finire con le nuove prospettive che sta aprendo l’intelligenza artificiale sia per alcune patologie oculari sia per malattie di cui l’occhio è lo specchio.

«Questo Congresso vuole soprattutto essere un grande punto d’incontro: tra gli oculisti di ogni ambito professionale, tra le esigenze dei medici e quelle dei pazienti, tra la pratica clinica quotidiana e le novità della ricerca scientifica, tra gli oftalmologi e le più avanzate realizzazioni tecnologiche delle aziende ottiche e farmaceutiche - afferma in una nota Teresio Avitabile, presidente di Siso - Perché è questa la chiave per migliorare e per risolvere i problemi: incontrarsi, parlarsi, spiegarsi a tutti i livelli».

(red.)

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