Una vittoria in… Barba all’occhio lesionato

Nonostante il duro colpo subìto da un avversario in gara-2 di Golden State Warriors-Houston Rockets, James Harden (nella foto, tratta da skysport.it) ha condotto la propria squadra al successo nelle due partite successive e al pareggio nelle serie playoff Nba

«I Rockets hanno vinto prima di tutto grazie a Harden. Letale per tutta la partita, lottatore nonostante tutte le ammaccature (l’occhio sinistro ferito in gara-2 assomiglia ancora sinistramente a quello di Terminator) che questa serie gli sta costando». Così Davide Chinellato, su gazzetta.it, descrive la situazione, fisica e sportiva, in gara-4, giocata nella notte di ieri, del cestista americano, detto il Barba, che nella partita del primo maggio scorso aveva subìto un involontario colpo a rimbalzo da Draymond Green che gli avrebbe procurato una lacerazione alla palpebra sinistra, al punto da costringerlo in panchina per alcuni minuti e poi a tornare in campo evidentemente menomato e condizionato da una costante lacrimazione, acuita dalle luci artificiali dell’Oracle Arena di Oakland, in California. Tant’è che più volte in quella gara lo si è visto con una mano sulla testa per proteggersi dalle luci e per mettere meglio a fuoco il canestro, soprattutto quando era in lunetta per i tiri liberi.
Le cure mediche e la determinazione di Harden hanno tuttavia avuto la meglio sulla problematica visiva, se nelle due gare successive il Barba è stato ancora una volta il migliore realizzatore dei suoi e il trascinatore che ha condotto Houston a pareggiare i conti con i campioni in carica, lasciando inalterate le opportunità di accedere alla finale della Western Conference.
(red.)

Eventi