Riciclo degli sfridi, una nuova strada per l’occhialeria

Riduzione degli scarti della lavorazione, aumento di competitività, contenimento dei tempi e risparmio nel valore delle giacenze: questi sono solo alcuni dei vantaggi del progetto basato sul riciclo degli sfridi di acetato da lastra tramite lo stampaggio di tavolette idonee a lavorazioni successive, portato avanti dalla Silcon Plastic, l’azienda zoldana che opera nel campo della componentistica per occhiali e che oggi ha presentato ufficialmente nella sua stessa sede a Forno di Zoldo, nel Bellunese, illustrandone la fasi finali e i risultati conseguiti.
«Con un procedimento di iniezione e laminazione combinate, e grazie a un particolare tipo di stampo, si può arrivare a produrre delle tavolette di spessore variabile, destinate a essere utilizzate per una nuova lavorazione» spiega a b2eyes.com Pietro Battistin, titolare assieme ad Arcangelo Costantin dell’azienda zoldana - In questo modo si recuperano le giacenze in magazzino, che rappresentano per le aziende un costo addirittura maggiore di quello della materia prima stessa». Il progetto presenta moltissimi vantaggi e, primi tra tutti, quello economico ed ecologico. «Come naturale prosecuzione di questo progetto – conclude Battistin - il prossimo obiettivo sarà quello di assemblare tavolette con spessori più ampi per permettere una maggior creatività della modellistica» (nella foto l'esemplare dell'occhiale che si ottiene alla fine delle varie fasi di lavorazione del progetto) .

V.G.

Punto vendita