Monaco, superata quota 500

«Quest’anno gli espositori presenti a opti supereranno quota 500, almeno una decina in più rispetto all’’edizione 2013, da oltre 30 paesi di provenienza, con alcune new entry anche in questa categoria, ad esempio l’Australia. Saranno collocati sui tradizionali quattro padiglioni che faranno registrare il tutto esaurito in termini di spazio occupato». È quanto ha anticipato a b2eyes.com l’ufficio stampa di GHM, la società tedesca che nel 2008 ha preso in mano questa manifestazione, nata nel 1998, ribaltandola completamente negli aspetti organizzativi e logistici e trasformandola in un appuntamento chiave per il business dell’ottica. I principali fattori di successo sono la collocazione temporale nel calendario fieristico e la funzionalità di fruizione, oltre a un’offerta pressoché completa dei prodotti e dei servizi per il centro ottico. I limiti, invece, rimangono l’impossibilità materiale di espandere la superficie espositiva e la percezione di una fiera ancora poco più che regionale, anche se si allarga il raggio di provenienza dei visitatori e aumentano quelli dai paesi “fedelissimi”, come l’Italia. «Il nostro obiettivo è entrare in contatto con i migliori ottici tedeschi, ma anche quello di incontrare alcuni tra gli ottici internazionali top, che magari scelgono di venire a Monaco anziché ad altre fiere per il clima rilassato e la positiva attitudine al business che si respira a opti», ha affermato in una nota degli organizzatori Eric Balzan, fondatore di Hapter, azienda bellunese di montature di design, spiegando le ragioni che lo hanno convinto a esporre per la prima volta al salone bavarese (nella foto, un momento della scorsa edizione).
A.M.

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