“Napule è mille culure”

Il Forum presbiopia ritorna nel capoluogo campano il 17 e 18 novembre dopo il successo della passata edizione. Un atto di stima e amore per un pubblico e una città che danno sempre tanto, soprattutto a chi li sa rispettare

La scelta di Napoli per la quinta edizione del Forum Presbiopia nasceva sull’onda dell’entusiasmo nei confronti di una città che aveva vissuto nel 2023 un doppio trionfo. Quello sportivo, con lo scudetto nel calcio, e quello come meta turistica italiana per eccellenza. Gli organizzatori non hanno però trascurato che la scelta di questa sede nasceva anche dall’humus umano e professionale degli ottici optometristi campani, i quali hanno contribuito a confezionare un’edizione nazionale ma con le caratteristiche vincenti delle persone che vivono qui: passione, competenza, curiosità, creatività.

Il Forum presbiopia alla sua sesta edizione si ritroverà a Napoli con gli stessi sentimenti di chi parte sapendo di volerci tornare. Il collegamento temporale con il Congresso oculistico dell’Aimo, che si terrà a Roma nei giorni immediatamente precedenti al Forum, è la conferma di una “convergenza parallela” sul tema presbiopia tra le due categorie, al fine di definire il migliore percorso tra paziente-cliente presbite.

Di fatto però siamo ancora agli inizi di questo dialogo interdisciplinare e la sensazione è che alcuni attori, soprattutto in ambito ottico optometrico, dovrebbero accelerare il passo per non rischiare di perdersi il finale. Eppure l’edizione del Forum 2024 a Napoli si apre con l’auspicio di chiudere il primo tempo di un processo nato a Mido 2023 e che dovrà sfociare in un’impresa di pochi perché molti possano avvalersene. Quali reali vantaggi potranno crearsi da questa condivisione di intenti? Il nostro settore trascura un fatto purtroppo tipico della geomorfologia dell’area campana: il bradisismo. L’ottica indipendente ha perso molto in questi anni in termini di prestigio sociale, di percezione del ruolo, ma anche di conto economico: un centimetro alla volta, un fenomeno che forse non ha permesso ai più di percepire una leggera ma costante perdita, la quale ora però appare una tendenza irreversibile.

Le alleanze non vanno cercate o proclamate solo all’interno del proprio giardino. Vanno individuate altrove. È qui la novità, il salto di qualità su cui tutti, individui e associazioni, sono tenuti a confrontarsi. Nei prossimi anni sapremo se siamo stati uomini o caporali.

Nicola Di Lernia

Formazione