Carta, con SightGlass Vision passa all’oftalmica

Dopo 25 anni di attività nella contattologia il professionista italiano è il nuovo director professional affairs Emea & Canada dell’azienda statunitense, specializzata in lenti per la gestione della progressione miopica

Fabio Carta (nella foto) ha completato il percorso formativo ottico optometrico nel 1999 all’Irsoo di Vinci, dove poi per due anni ha ricoperto il ruolo di assistente in ambulatorio. Con il nuovo millennio ha iniziato la carriera nell’industria delle lenti a contatto e delle soluzioni: in Johnson & Johnson Vision prima, poi presso Abbot Medical Optics in qualità di professional per Italia e Spagna, in Bausch + Lomb nelle vesti di professional per il mercato interno, quindi in CooperVision prima come head of professional Italia e successivamente Emea, infine, dal 2022, in Menicon con la responsabilità professional del progetto Miopia su scala mondiale. «È stata soprattutto la continuità nell’ambito della gestione miopica che mi ha spinto, dopo un quarto di secolo vissuto nella contattologia, a passare per la prima volta all’oftalmica, con un’azienda giovane ma ambiziosa», racconta Carta a b2eyes TODAY.

SightGlass Vision, nasce nel 2016 da un’idea dei coniugi Jay e Maureen Neitz: dal 2022 opera come joint venture tra CooperCompanies, la holding che controlla CooperVision, ed EssilorLuxottica. «Pur avendo una sinergia con queste due realtà, SightGlass Vision si muove in totale autonomia: ha sviluppato una tecnologia innovativa, DOT (Diffusion Optics Technology), basata sulla modulazione del contrasto. I risultati dei recenti studi clinici su diverse etnie confermano un'efficacia nel rallentamento della progressione miopica intorno al 75% - spiega Carta - Attualmente tali lenti sono distribuite in Cina, Israele, Canada, Spagna e Regno Unito». Questi ultimi tre mercati sono di competenza del manager italiano, mentre la distribuzione nel nostro paese è prevista a partire dal 2027.

«Rispetto al passato il mio nuovo ruolo sarà meno operativo e più orientato alla gestione e implementazione di programmi formativi nei mercati di mia competenza: riportando al responsabile mondiale sia del professional sia del medical affairs, dovrò costruire e coordinare una squadra di professionisti nei vari mercati in grado di confrontarsi con gli interlocutori di riferimento, oftalmologi e ottici optometristi in primis - dice ancora Carta - Personalmente si tratta di un cambiamento radicale e sono entusiasta di questa scelta: la tecnologia DOT rappresenta un'innovazione in grado di migliorare la vita di milioni di bambini miopi e sostenere questa missione è sia un privilegio sia una grande responsabilità».

Angelo Magri

Lenti a contatto