Carminati, tre giorni “alla scoperta” delle aberrazioni e della biometria

Il centro ottico di Calusco d’Adda, in provincia di Bergamo, ha dedicato le giornate dal 7 al 9 dicembre alla presentazione della tecnologia DNEye Pro di Rodenstock, invitando i clienti che ritenevano, nonostante gli occhiali, di vedere sfocato, a recarsi in negozio per una verifica della visione

Poiché può accadere che, anche dopo aver corretto in modo appropriato miopia, ipermetropia e astigmatismo, le persone lamentino di vedere le immagini in maniera poco nitida, Foto Ottica Carminati ha deciso di far conoscere alla propria clientela il nuovo strumento con cui contribuire a rispondere all’esigenza di risolvere tale problema. «Questa metodologia serve, infatti, oltre che a registrare i parametri standard, anche ad acquisire una serie di valori che danno indicazioni sulle aberrazioni del sistema visivo e sulla biometria di ogni singolo occhio - spiega a b2eyes TODAY Marco Carminati, titolare del centro ottico - Lo strumento (nella foto) dal punto di vista tecnologico è uno tra i più evoluti a disposizione oggi: può tradurre i dati relativi alle aberrazioni individuali, responsabili, ad esempio, della ridotta sensibilità al contrasto e della scarsa visione crepuscolare, in una lente in grado di correggerle».
Carminati ha dunque coinvolto in maniera diretta i clienti della propria zona, profilati per età, esigenze visive e visus, invitando quanti non si ritenevano soddisfatti della qualità della loro visione a recarsi in negozio per una verifica con la nuova tecnologia. «Durante i tre giorni dell’iniziativa circa venti persone sono venute per il controllo: un 20% si è tradotto nella realizzazione di lenti a controllo aberrometriche e biometriche, diversi invece li rivedremo probabilmente entro Natale, perché si sono ripromessi di tornare e valutare se farle - aggiunge il professionista bergamasco - Come primo dato è incoraggiante e valido». Significativi sono stati anche l’impatto e la curiosità che lo strumento ha suscitato, contribuendo tra l’altro a rafforzare l’immagine tecnologicamente evoluta e professionale del centro ottico. «La definizione dei poteri sulla base del percorso dell’immagine nell’esatta posizione del piano retinico e la conoscenza dei parametri biometrici rappresentano una “rivoluzione” nel calcolo ottico delle lenti oftalmiche - conclude Carminati - Molti erano interessati e incuriositi a capire il perché e le caratteristiche della loro problematica».
N.T.

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