Congresso Prisma: un respiro europeo per l’edizione 2019

L’evento, dedicato a oculisti, ortottisti e ottici, si terrà il 30 e 31 marzo a Firenze, presso il Grand Hotel Baglioni: il tema principale sarà la condivisione con altre realtà continentali delle strategie di gestione e riabilitazione dei pazienti ipovedenti

Un confronto con le scuole europee nella riabilitazione visiva: è l’argomento dominante del Congresso Prisma 2019 (nella foto, la locandina), al quale sono previsti circa duecento partecipanti. «La condivisione con esponenti stranieri è una fonte di arricchimento per tutte le figure che lavorano nel campo dell’ipovisione e di questo Prisma vuole farsi promotore attivo – spiega a b2eyes TODAY Roberto Volpe, medico oculista e presidente dell’omonima associazione, fondata nel 2009 – Nella sessione plenaria della domenica avremo come ospite Ernesto Marco Carmena, di Madrid, che approfondirà, tra l’altro, che parlerà delle figura centrale dell’optometrista nell'ipovisione in Spagna, e Gerard Dupeyron di Aramav, uno dei più importanti centri riabilitativi francesi, a Nimes: anche in Francia la gestione dell’ipovisione è diversa e sarà interessante analizzarla».
Alle strutture spagnole e francesi verrà proposta da Filippo Cruciani una carrellata dei centri d’eccellenza del nostro paese. «Nel campo dell’ipovisione non siamo di certo inferiori al resto dell’Europa», sottolinea ancora Volpe. La plenaria del congresso affronterà anche il tema della neuro-oftalmologia con Giovanni Sato e sul palco salirà il presidente della Low Vision Academy, Sergio Zaccaria Scalinci, che parlerà dei campi di ricerca futuri nell’ipovisione.
Si esaminerà, inoltre, il tema dei registri elettronici e della cartella clinica informatizzata, mezzo per condividere le informazioni sul paziente con i vari centri italiani di riabilitazione visiva. «Attraverso questo sistema si potrebbe gestire meglio il soggetto ipovedente, programmando e ottimizzando le cure», dice il presidente di Prisma. Si discuterà poi delle criticità e dei punti di forza nel bambino con disabilità visiva, a scuola, nello sport e in una prospettiva lavorativa. «Una sessione sarà, invece, dedicata al ruolo tra lo stile di vita e l’ipovisione con conseguenti considerazioni sul ruolo della prevenzione primaria e secondaria della disabilità visiva, in cui l’ottico ha un ruolo importante per quanto riguarda gli ausili visivi e per i contatti più frequenti con le persone con problemi visivi», aggiunge Volpe.
Attorno a questi argomenti ruoteranno numerosi corsi di approfondimento, anche per chi si avvicina all’ipovisione per la prima volta. Agli ottici sarà dedicato un corso su correzioni ottiche e postura, sull’analisi di casi critici in cui è prevista l’applicazione di lenti a contatto e su temi più basilari, come la misurazione della vista in un soggetto ipovedente.
F.T.

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