DaTE: mostra in salute, ma la crisi comincia a farsi sentire

L’edizione 2022 dell’evento alla Leopolda di Firenze si è chiusa lunedì scorso con 1.500 presenze di professionisti e buyer: molto partecipata domenica, più contenuta la presenza nelle altre due giornate. Il format rimane importante per le aziende dell’eyewear di ricerca, anche se la domanda degli ottici italiani fa segnare qualche battura d’arresto rispetto a un anno fa a causa delle tensioni sul mercato

«Per noi è stato il miglior DaTE da quando lo facciamo, ossia cinque edizioni, sempre utile per capire l’umore del mercato - dice a b2eyes TODAY Andrea Palermo, nuovo global sales director di Look-made in Italia - Il primo semestre in Italia non è stato particolarmente frizzante: era difficile ripetere le performance dello stesso periodo nel 2021, ma qui abbiamo maturato buone aspettative per la seconda metà dell’anno, che contiamo di confermare alle prossime fiere».

Un aspetto apprezzato dagli espositori è la conferma della “democraticità” degli spazi espositivi, tutti uguali e facilmente fruibili anche in poche ore dai buyer. Quest’anno tuttavia si è aggiunta la LYF Zone, uno spazio esclusivo dedicato a una selezione di brand affini che riflettono la filosofia e lo spirito dell’omonimo magazine, studiato dalla sua direttrice, Cristina Frasca, cofondatrice del salone fiorentino: il suo obiettivo era «catturare le molteplici anime del design per una visione d’insieme che punta all’incontro tra innovazione ed espressione estetica, ricerca e visione, progettualità e poesia», come si legge in una nota degli organizzatori. «Ed è proprio il ritorno all’identità originaria di DaTE, espressa da questa nuova sezione espositiva, che abbiamo accolto con favore - spiega al nostro quotidiano Nicola Del Din, amministratore delegato di Blackfin - Ne è uscita un’edizione ottima per le relazioni con gli ottici italiani, soprattutto se si dispone di una distribuzione strutturata».

«Domenica è stata senza dubbio la giornata più interessante, con elevata affluenza di ottici italiani, ma anche esteri: siamo riusciti a fare ordini, perlopiù da parte di clienti nuovi, e abbiamo destato l’interesse di agenti e possibili distributori in Europa», commenta a b2eyes TODAY Luca Tenti, brand manager di 23° Eyewear.

Il presidente di DaTE, Giovanni Vitaloni, ricorda nel comunicato di chiusura che l’auspicio prima dell’avvio del salone era replicare il buon andamento dello scorso anno. «Ci siamo riusciti: siamo soddisfatti del risultato raggiunto e della qualità dei professionisti che hanno partecipato, sia tra gli espositori sia tra i visitatori - afferma nella nota - Buona pure la presenza dei buyer internazionali, intervenuti anche grazie alla collaborazione con Ice. Ancora una volta DaTE ha saputo offrire il meglio del mercato indipendente del nostro settore, rimanendo fedele alla propria vocazione di salone d’avanguardia» (nelle foto, alcuni momenti di DaTE 2022). 

A.M.

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