È il commento di Andrea Afragoli, presidente della maggiore associazione degli ottici italiani, condiviso da Simone Santacatterina, numero uno di ALOeO, al lancio della campagna dell’Associazione italiana medici oculisti
«La comunicazione scelta da Aimo, con oggetto il camice bianco quasi assunto a icona, lascia sinceramente interdetti – afferma a b2eyes.com Afragoli (nella foto) - Se il messaggio è letterale allora si ricordi che anche i macellai possono indossarlo, così come i fornai, gli infermieri e chissà quanti altri. Tutti emuli dei medici oculisti? Non credo proprio.
Se invece il camice è una metafora, allora il discorso si fa più serio. Nessuno di noi vuole essere, né fingere di essere, un oculista. L’optometria è motivo di più che sufficiente soddisfazione professionale e ci è chiaro il confine inviolabile della diagnostica. Talmente chiaro che spontaneamente pubblicheremo sul prossimo numero di Ottica Italiana un cartello da esporre nel proprio centro ottico che specifica la linea di demarcazione del nostro intervento professionale a beneficio degli utenti.
Il problema, quindi, è ancora una volta comprendere la necessità di uno scatto in avanti, verso il dialogo e la concertazione interprofessionale. Noi siamo da sempre disponibili. Non so quanto lo siano le associazioni degli oculisti».
(red.)