Filab, un mese di test dietro Dry Fog

L’azienda toscana lancia sul mercato un nuovo trattamento antiappannante e antiriflesso, disponibile per tutte le tipologie di lenti oftalmiche organiche e per tutti gli indici di refrazione della sua gamma

«Rapido, semplice ed efficace», così Filab definisce in una nota Dry Fog, trattamento che aiuta l’utente finale a «ovviare al problema dell’appannamento delle lenti, associato all’utilizzo della mascherina (nella foto, l'immagine di campagna) e a determinate professioni, anche in situazioni di escursioni di temperatura estreme», vi si legge.

«Siamo orgogliosi di contribuire tramite il nostro moderno reparto trattamenti di superficie a risolvere un problema che specialmente in questo drammatico momento legato al Covid-19 si manifesta in tutti i portatori di occhiali - commenta nel comunicato Andrea Bernardini, presidente di Filab - Prima di immetterlo nel mercato abbiamo aperto un protocollo test di un mese raccogliendo i riscontri da parte dei nostri collaboratori ed evidenziandone subito la grande efficienza e praticità».

Dei vari test che sono stati condotti ne parla Paolo Orlandini, coating manager di Filab. «Antiappannante e antiriflesso, Dry Fog è realizzato grazie a impianti di ultima generazione - afferma - Il prodotto nasce a partire da un trattamento antiriflesso a nove strati con step finale super idrofobico grazie al quale, attraverso uno speciale procedimento fisico, si ha la possibilità di rendere la superficie antiappannante: tutte le lenti trattate vengono poi testate, viene effettuato un controllo diottrico e ne viene verificata la resistenza al vapore, che può arrivare sino a 60 gradi».

Sino al 15 novembre Filab mette a disposizione degli ottici italiani una serie di opportunità per provare e verificare le potenzialità di Dry Fog.

(red.)

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