L’uomo del 1000%

Un mese fa presi frettolosamente un taxi nel centro di Milano e incontrai un tassista milanese e chiacchierone. Mi complimentai della vettura fresca di concessionaria, una monovolume francese: devo ringraziare la Fiat e Marchionne, mi disse, l’ho comprata con la plusvalenza delle mie vecchie azioni Fiat

Circa dieci anni fa apostrofavo in aula gli ottici presenti sul fatto-leggenda che tra le prime azioni correttive che Sergio Marchionne fece in Fiat ci fu quella di far ridipingere gli uffici ingrigiti dal tempo e dalle perdite di esercizio. Fate come lui, se desiderate partire con il vostro cambiamento almeno date tre mani di bianco ai vostri negozi. Credete che lo abbiano fatto tutti?
Per me il cambiamento di Sergio Marchionne (nella foto) nasceva dalle tre mani di bianco e da quel maglioncino blu che mi ispirava tanto un “mettiamoci a lavorare”. Oggi che l’Italia lo pontifica sullo stile di quel capolavoro del cinema che fu Il vedovo con Alberto Sordi e Franca Valeri, posso solo dire che ha raffigurato l’uomo secondo Aristotele Onassis, il quale sentenziava: “non esistono né il bene né il male, esiste solo ciò che è possibile”.
Saluto l’uomo e il manager per il suo prossimo viaggio, dove certamente non gli negheranno un maglioncino bianco.
Nicola Di Lernia

 

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