Lombardia, un progetto di telemedicina per gli ipovedenti

È stato presentato a Milano il 17 dicembre, seconda giornata del congresso della Società Oftalmologica Lombarda, giunto alla settantasettesima edizione (nella foto, la locandina), che ha visto la partecipazione di circa 300 specialisti, tra relatori e delegati

La Rete di Telemedicina Oftalmica di Regione Lombardia per soggetti ipovedenti è un database progettato per low vision therapist in linea con le richieste dei pazienti lombardi, fragili di vista, che hanno difficoltà a raggiungere strutture sanitarie di cura o di terapia. «Uno degli obiettivi da conseguire assieme a Regione Lombardia è costruire una rete di professionisti che si occupino della riabilitazione visiva, un tema che, anche per la velocità dello sviluppo tecnologico, diventerà sempre più importante nel prossimo futuro - spiega un comunicato degli organizzatori del congresso scientifico - È necessario però che la gestione del paziente ipovedente sia standardizzata e che i disabili visivi possano avere il miglior trattamento possibile e siano in grado di conoscere dove certe procedure terapeutico-riabilitative vengono offerte e garantite». Va dunque in questa direzione il progetto finanziato dall’amministrazione regionale, che, come si legge nella nota, «ha dimostrato importanti risultati sia sul piano funzionale sia su quello, non meno importante, organizzativo», con un'ottantina di pazienti ipovedenti già coinvolti.

Nelle due giornate di lavori presso l’hotel Nhow di Milano si sono tenute nove sessioni su cornea, glaucoma, chirurgia della cataratta, chirurgia refrattiva e retina. Nella prima giornata del 16 dicembre, ad esempio, sono state analizzate le tematiche di aggiornamento sul cheratocono, sulle tecniche chirurgiche più innovative e sul trapianto di cornea.

Ampio spazio è stato dedicato agli ortottisti e agli assistenti in oftalmologia, nonché alla formazione, con l’attivazione da quest’anno di una collaborazione continuativa di Sol con l’European School for Advanced Study in Ophthalmology, di Lugano, in Svizzera: una borsa di studio annuale per dieci giovani oculisti lombardi specializzati, ai quali presso la sede elvetica verrà erogato un percorso teorico-pratico di livello internazionale. «La formazione professionale dei giovani oculisti è e sarà ancora di più in futuro parte sostanziale degli obiettivi della Sol: la chirurgia simulata e l’accordo con l’Esaso sono alcuni punti sostanziali di questo aspetto - ricorda ancora il comunicato - In particolare la nostra società avrà a disposizione una decina di posti ogni anno per una sessione di formazione teorico-pratica sulle principali tematiche, più spesso di natura chirurgica, nell’ambito professionale: un passo importante per garantire la miglior preparazione dei futuri oculisti lombardi».

(red.)

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