Milano XL: Anfao mette in piazza gli occhiali ecosostenibili

Taglio del nastro per la seconda edizione del progetto che vuole raccontare le filiere produttive di eccellenza e le storie che rendono unico il Made in Italy nel mondo, in programma sino al 24 settembre, in concomitanza con la Settimana della Moda: un’esposizione di installazioni nel centro della città aperta a tutti, appunto allargata, come dice il nome

“Mostra dimostra” è il sottotitolo. «Vuole dimostrare l’importanza della sostenibilità nel rapporto con la moda e il sapere fare», ha spiegato all’inaugurazione di mercoledì 12 settembre, nel foyer della Scala, il direttore creativo Luca Stoppini. L’intenzione è evidenziare la creatività, l’eccellenza, l’artigianalità italiana nel settore, non solo dei grandi marchi ma anche delle piccole e medie aziende. L’Italia è l’unico paese che gestisce interamente la filiera della moda, dal tessuto al capo finito. Quest’anno l’attenzione si concentra sulla sostenibilità. Che, come ha ribadito il presidente dell’agenzia Ice, Michele Scannavini, sta diventando sempre di più un fattore di competitività.
Coinvolti nella manifestazione Confindustria, con i suoi partner Cosmetica Italia con la rassegna Cosmoprof, Federorafi che rappresenta aziende orafe, dell’argenteria e della gioielleria, Milano Unica salone internazionale dei tessuti con Smi, Unic che riunisce le concerie italiane e la sua fiera Lineapelle e Anfao e il suo salone Mido. Finalmente uniti per il tanto auspicato “fare sistema”. Ogni associazione presenta un’installazione. Questa volta sono dei cubi numerati da 1 a 6. Ogni cubo ha un lato specchio «perché lo specchio è simbolico nella moda e dà un senso di leggerezza», ha detto Stoppini e il lato di fronte invece “informa”. Il primo cubo in piazza della Scala, dove è avvenuto il taglio del nastro, parla di sostenibilità attraverso un video con le interviste del giornalista e scrittore Alan Friedman a vari personaggi. Il cubo di Anfao, numero 5 in piazza San Carlo, è invece il risultato di una visita al Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore di Stoppini e del regista teatrale Fabio Cherstich. Insieme hanno scattato foto e creato un video con uno spettacolo surreale. Di fronte, una vetrina a spicchi espone occhiali di varie aziende che già rispettano il concetto di sostenibilità (nella foto). Sia per i materiali usati sia per le lavorazioni a iniezione che non prevedono scarti, e per l’utilizzo di macchinari a basso consumo energetico.
Luisa Espanet

 

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