Passuello: quei tre mesi sotto l’ala di Giuseppe Ricco

L’imprenditore ottico ha celebrato nei giorni scorsi il mezzo secolo di attività del suo punto vendita di Rovereto, in provincia di Trento: alle spalle una lunga tradizione di famiglia e l’inaspettato sostegno di uno dei padri italiani della professione

«Sono stati 50 anni dedicati alla visione con grande passione». Così Gianfranco Passuello sintetizza a b2eyes TODAY la storia della propria attività familiare, iniziata ancora più in là nel tempo. «Mio nonno Giuseppe, originario dell’alto Cadore, ha sempre lavorato nell’occhialeria, prima gestendo una fabbrica di occhiali a Torino, poi trasferendosi a Rovereto per dirigere la Meccanottica Leonardo, in quel periodo di proprietà di Viganò e che successivamente sarebbe stata acquisita da Leonardo Del Vecchio, entrando quindi in Luxottica: l’azienda produceva allora le montature Sferoflex e condensatori di lenti per ingranditori. Mio padre Sergio, che a Torino è nato e ha frequentato la scuola di ottica, si trasferisce quindi con tutta la famiglia nella località trentina e fa il capo reparto nell’impresa diretta da suo padre: qui conosce quella che sarebbe diventata mia madre, Adua, anche lei dipendente della Meccanottica Leonardo, e nel 1972 aprono insieme Ottica Passuello in città».

Il destino si porta via improvvisamente Sergio un giorno del 1978: Gianfranco ha solo 12 anni, per cui la madre decide di affidare il negozio in gestione fino a che il figlio non avrà completato il quinquennio al Fermi di Pieve di Cadore. «Terminato il mio percorso scolastico, termina anche il contratto con il gestore e proprio in quel periodo conosciamo Giuseppe Ricco, presidente di Federottica e figura di riferimento per l’intero settore in Italia: prende a cuore la mia situazione familiare e mi ospita a casa sua a Milano per i tre mesi successivi alla fine della scuola, facendomi lavorare nel suo centro ottico di via Morgantini - racconta Passuello - Il 1° ottobre 1982, esattamente quarant’anni fa, inizio a gestire il nostro punto vendita, che dal decennio successivo avrà un ulteriore impulso con la presenza di mia moglie Angela».

La terza generazione è già in rampa di lancio. «La nostra primogenita Aurora ha frequentato a Verona il biennio di abilitazione post maturità e attualmente lavora come designer di occhiali in 3D, mentre il secondogenito Francesco sempre a Verona ha completato il quinquennio superiore e ora è al secondo anno al corso di laurea in Ottica e Optometria alla Bicocca di Milano», spiega con orgoglio Gianfranco, che il 19 novembre scorso ha voluto celebrare questa storia familiare con un evento che ha coinvolto le autorità e i rappresentanti del commercio locali. «Ci hanno consegnato una targa commemorativa dei 50 anni di attività: abbiamo organizzato un pomeriggio interamente aperto al pubblico, con una Porsche in esposizione, come nel 2019 in occasione del nostro primo evento dedicato al consumatore finale e a suggello della collaborazione con un marchio prestigioso nell’eyewear come Porsche Design - dice ancora il professionista trentino - È principalmente grazie alla tenacia di mia madre che siamo arrivati fino a qui, per cui la festa era soprattutto per lei. E molti dei risultati raggiunti derivano anche dalla sinergia con mia moglie Angela: ho sempre messo la creatività al servizio della visione, convinto che se un ottico indipendente lavora con prodotti particolari, di nicchia, personalizzati per il cliente finale, al quale è in grado di offrire anche una valutazione optometrica all’altezza, continuerà a raccogliere i frutti del proprio lavoro. Non vedo un futuro nero per la nostra categoria: si può convivere con le catene, anzi si può sempre di più creare la differenza tra un negozio commerciale e quello professionale» (nelle foto, la famiglia Passuello in occasione della festa per i cinquant'anni di attività).

A.M.

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