Safilo: nella trattativa per Longarone si aggiunge il patron di iVision

L’azienda padovana ha comunicato che sulla cessione del sito bellunese ci sarebbe, oltre all’interesse di Thélios, anche quello dell’imprenditore Carlo Fulchir, componente della stessa famiglia che aveva rilevato l’unità di Martignacco, in provincia di Udine, proprio dal gruppo di eyewear: in questa operazione agirebbe come singolo imprenditore. Il sindacato resta vigile, in attesa del prossimo incontro tra le parti di martedì prossimo

Ad assorbire i dipendenti dello stabilimento produttivo di Longarone non solo Thélios ma anche Carlo Fulchir (nella foto). L'imprenditore udinese ha avuto un ruolo chiave anche nel rilevamento della struttura di Martignacco, sempre da Safilo, insieme ai figli Eva e Federico, con iVision, re-industrializzandola e dandole una nuova vita.

Questo intervento, congiuntamente con la potenziale operazione di Thélios già comunicata, scrive l’azienda padovana in un comunicato, «consentirebbe la conservazione del know how del sito e la totale ricollocazione degli attuali 458 lavoratori». La società auspica che, «grazie al consueto pieno coinvolgimento delle parti sociali e delle istituzioni, l’intero processo possa arrivare a una rapida definizione», precisa la nota.

«Secondo quanto emerso dagli incontri con l’azienda, Fulchir dovrebbe rilevare Safilo 2, l’area del sito produttivo di Longarone al momento chiusa dopo il dimezzamento dei dipendenti, annunciato nel 2019 - spiega a b2eyes TODAY Giampiero Marra segretario della Filctem Cgil Belluno - Thélios, invece, dovrebbe assorbire Safilo 1, attualmente operativa, insieme a una parte della forza lavoro: la restante parte dovrebbe essere rilevata proprio da Fulchir». Sull’operazione il sindacalista non esprime un giudizio. «Dobbiamo conoscere i piani industriali di entrambe le realtà e al momento non sono stati resi noti: dovranno essere plausibili e percorribili - precisa Marra - Non possiamo quindi cantare vittoria: rimane per noi inaccettabile che Safilo abbia scelto questa strada, sottolineando la necessità di chiudere tale operazione in fretta». Il prossimo appuntamento fra le parti è previsto l’11 luglio presso la Regione Veneto.

(red.)

Corporate