Torino, una nuova “vita” per 5000 testi in Braille

Costituitasi a partire dal 1870, la biblioteca di via Nizza era stata, fino agli anni 70, parte dell’ex Istituto per ciechi: passata poi sotto l’egida del Comune, aveva chiuso nel 2013

Oggi la Biblioteca, affidata dal Comune all’Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti, che in via Nizza ha trasferito la propria sede agli inizi di maggio, vuole tornare a rendere fruibili al pubblico i tesori che racchiude, cinquemila volumi scritti in Braille antichi e rari, alcuni anche dell’Ottocento. L’associazione sta, infatti, raccogliendo fondi e attivando contatti con enti e possibili benefattori per ridare vita a questo prezioso patrimonio. La Biblioteca, che è l’unica di questo tipo in Piemonte, contiene libri scolastici, romanzi ed esemplari preziosi e introvabili, quali un testo scritto con l’alfabeto precedente al metodo Braille, alcuni volumi con calchi di particolari architettonici e antiche partiture che hanno reso importante la tradizione musicale per gli ipovedenti della città.
(red.)

 

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