Tremonti: la via d’uscita dell’occhiale? Fra il lusso estremo e l’esigenza minima

Marx, Goethe e Leopardi: per l’illustre economista, ospite oggi al Progressive Business Forum 2020, nel passato, nelle grandi opere di filosofi e scrittori era già stato delineato, se non predetto, quello che stiamo vivendo ora, come descrive nel suo libro Le tre profezie. In questo difficile contesto e alla luce dei cambiamenti in atto l’eyewear può comunque trovare il proprio posizionamento

Marx, che nel suo Manifesto, fa riferimento allo stregone che evoca potenze che non riuscirà a controllare. Goethe, che nel Faust descrive un mondo parallelo rispetto a quello naturale, in qualche modo preannunciando il mondo virtuale. E Giacomo Leopardi, che nello Zibaldone aveva anticipato il tema della globalizzazione, affermando che quando tutto il mondo fu cittadino romano, Roma non ebbe più cittadini.

Sono le tre storiche figure che Giulio Tremonti, questa mattina in apertura della seconda edizione del Progressive Business Forum, ha citato, indicandole come i tre profeti della realtà economica e sociale attuale. Una situazione inaspettata e non controllabile, il digitale, la globalizzazione: tre elementi che stanno caratterizzando il nostro mondo. «Con la pandemia si è registrato il ritorno della natura che è sempre stata comunque presente - ha detto Tremonti, intervistato da Michela Vuga e Nicola Di Lernia, conduttori dell’evento, in occasione del confronto con presidenti delle principali associazioni della filiera ottica e del sistema moda, Cirillo Marcolin, Giovanni Vitaloni e Andrea Afragoli - Le più grandi pandemie si sono sempre spostate dall’Est del globo portate da pulci e topi, quella attuale ha preso l’aereo: ovviamente inciderà sulla globalizzazione in atto e non è possibile dire quanto durerà». 

Quello che è certo, secondo Tremonti, che tutto è cambiato e sarà difficile ripristinare l’assetto precedente. «Molti dicevano durante il lockdown che tutto sarebbe tornato come prima - ha precisato l’economista - Io non credo che si possa: sarà diverso per alcuni settori, migliore per altri, ma sono cambiati comportamenti e costumi. C’è però un aspetto positivo: se esiste un futuro è nella scienza, che ora ha il vantaggio di costare poco. La ricerca dei vaccini viene, infatti, commissionata alle grandi aziende che a loro volta l’affidano alle piccole realtà. La scienza tifa, quindi, anche per l’Italia, considerata una potenza nel campo della fisica, con enorme propensione nella medicina». Tremonti aggiunge, fra i lati positivi, l’opportunità di rimpatrio dei capitali. «Può essere una nuova tendenza a non investire fuori dai nostri confini», ha aggiunto. 

E per il settore dell’ottica? «Le fiere digitali sono il futuro - ha detto ancora Tremonti - E in questa situazione, considerando che il lusso è in crisi e l’occhiale non è lusso, ma neppure un’esigenza minima, può trovare la propria via d’uscita posizionandosi al centro di questa forbice con il supporto trainante dell’elemento moda» (nella foto, Tremonti e Vuga sul palco del Progressive Business Forum 2020). 

F.T.

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