Versace ceduta a Michael Kors: l’eyewear è tutto in casa Luxottica

La fashion week milanese si è chiusa lunedì con la notizia dell’acquisizione da parte del gruppo statunitense della casa di moda italiana, finora controllata dalla storica famiglia. Costo dell’operazione: stimato intorno ai due miliardi di dollari

Versace passa a Michael Kors. L’azienda statunitense, che aveva già acquistato nel 2017 il marchio di accessori Jimmy Choo, per un miliardo di dollari, è proprietario anche del brand di gioielli Tiffany & Co.
Il valore dell’operazione ammonterebbe a due miliardi di dollari: il gruppo della Medusa è attualmente per il 20% in mano al fondo americano Blackrock e il resto alla famiglia. Il suo giro d’affari, nel 2017, è stato intorno ai 670 milioni di euro.
Secondo i rumors Donatella Versace, direttore creativo della maison, resterà nella società fondata dal fratello Gianni, scomparso tragicamente nel 1997, con una quota di minoranza. L’altro fratello, Santo, è presidente e titolare del 30% di Givi, la holding di famiglia che controlla circa l’80% della Gianni Versace Spa.
E per gli occhiali delle griffe coinvolte nell’operazione sono ipotizzabili cambiamenti? Allo stato attuale si gioca quasi tutto in casa Luxottica: la licenza per la produzione di modelli sole e vista a firma Michael Kors è stata avviata nel primo trimestre 2014, mentre quella di Versace, storicamente in mano alla società di Agordo, è stata rinnovata nel luglio 2009 per altri dieci anni (nella foto, un modello). Sempre nell’orbita della realtà americana, Tiffany, la cui produzione e distribuzione per l’eyewear è pure affidata al gruppo di Leonardo del Vecchio. Diversamente Jimmy Choo, nelle mani di Safilo: l’accordo per gli occhiali è stato rinnovato nel 2016 e scadrà nel 2023.
(red.)

 

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