Sempre più impegnata in iniziative di corporate social responsibility, la società oftalmica ha organizzato il Family Day Zeiss & Real Eyes Sport, una giornata di sensibilizzazione aperta ai propri collaboratori e ai loro familiari, oltre che ai bambini dell’associazione e ai loro accompagnatori. «L’iniziativa ha evidenziato non solo le difficoltà legate al deficit visivo, ma anche e soprattutto le potenzialità che possono svilupparsi quando questi ostacoli vengono affrontati con determinazione e spirito di collaborazione: in tale contesto, lo sport si è confermato un potente strumento di espressione, autonomia e costruzione di relazioni autentiche, fondate sulla fiducia reciproca», afferma una nota di Zeiss Vision Care Italia, che già in passato ha collaborato con la realtà non profit fondata dall'atleta paralimpico Daniele Cassioli (nella foto).
Nel corso del pomeriggio, spiega il comunicato, i figli dei collaboratori di Zeiss hanno avuto l’opportunità di confrontarsi “alla pari”, indossando apposite mascherine oscuranti, con giochi e attività insieme ai coetanei ciechi e ipovedenti di Real Eyes Sport, diventando protagonisti di un’esperienza all’insegna della collaborazione e dell’empatia. Anche gli adulti si sono messi in gioco, partecipando a una serie di attività coinvolgenti pensate per stimolare la consapevolezza e abbattere i pregiudizi legati alle disabilità visive. Tra queste: la caccia al tesoro sensoriale, un gioco a tappe basato su indizi tattili, sonori e olfattivi; il filo del labirinto, un percorso a ostacoli da seguire utilizzando solo il tatto e le indicazioni dei compagni; partite di show-down, una variante del ping pong, giocata bendati con pallina sonora, guanti e racchette, e di sitting volley, ossia la pallavolo giocata da seduti.
«Sostenere Real Eyes Sport, organizzazione che opera proprio nel nostro territorio, rappresenta per noi un elemento centrale nell’impegno a favore di una cultura realmente inclusiva, e la giornata vissuta al Castello di Monteruzzo ha permesso ai nostri dipendenti e alle loro famiglie di immergersi direttamente nelle realtà delle disabilità visive, favorendo lo sviluppo di empatia e consapevolezza - commenta nella nota Elena Rubino, head of marketing di Zeiss Vision Care Italia - Questo evento ci ha consentito di provare sulla nostra pelle l’assenza di un senso fondamentale come la vista, ma anche di riscoprire il valore degli altri sensi, mettendoli alla prova in un’esperienza intensa e formativa, confermando ancora una volta come lo sport rappresenti un potente strumento di unione. In Zeiss crediamo fermamente nel valore dell'inclusione e continueremo a lavorare per promuovere una cultura che abbatta i pregiudizi e veda oltre i luoghi comuni».
A cura della redazione