L’iniziativa si inserisce nel più ampio impegno di Rodenstock a favore della formazione e della diffusione della cultura dell’eccellenza tecnologica, «condividendo la mission dell’Istituto Galileo Galilei Rosa Luxemburg, che prepara i giovani a diventare ottici e professionisti della visione combinando conoscenze teoriche e competenze pratiche, e formando studenti capaci di operare con tecnologie all’avanguardia e rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione», spiega una nota dell’azienda oftalmica.
«Crediamo molto negli incontri tra industria e scuola, perché permettono agli studenti di valorizzare ciò che hanno appreso durante il percorso scolastico e di scoprire le innovazioni necessarie per soddisfare le esigenze dei portatori – commenta nel comunicato Valentina Pucci Mossotti, head of product and training di Rodenstock Italia - La tecnologia da sola non basta: è fondamentale unire conoscenza, competenza e passione per preparare professionisti pronti ad affrontare le sfide del domani».
Le fa eco Monica Speziali, docente del corso di optometria, contattologia e lenti oftalmiche presso l’istituto milanese, che aveva contestualmente promosso, in particolare con il dipartimento di ottica, una settimana di attività dedicata alla vista e al benessere visivo. «Coinvolgere gli studenti del corso in iniziative formative concrete consente loro di mettere in pratica ciò che apprendono nel percorso scolastico – afferma Speziali - Questa settimana tematica non è solo un’attività scolastica: è un modo per collegare l’apprendimento teorico alla pratica reale».
Per Rodenstock l’incontro ha incluso la testimonianza diretta di Alessio Gallarati, training specialist lenses & instruments, tornato nella scuola dove si è formato. Gallarati, aggiunge la nota, ha condiviso con gli studenti il proprio iter professionale e le esperienze che lo hanno portato a lavorare in azienda, mostrando come ogni percorso possa aprire opportunità concrete nel mondo dell’ottica. Durante la giornata gli studenti hanno potuto sperimentare il DNEye Scanner 2+, effettuando misurazioni per comprendere in prima persona come strumenti avanzati e soluzioni personalizzate contribuiscano a migliorare la qualità della visione.
«L’esperienza – conclude il comunicato - ha permesso agli studenti di osservare come ricerca, innovazione e competenza artigianale si integrino nella pratica quotidiana, elementi chiave per diventare professionisti più competenti, innovativi e consapevoli domani» (nella foto, un momento dell'incontro).
A cura della redazione