Federottica: dialogo sì, ma solo con chi rappresenta gli ottici optometristi

Erano presenti circa 400 persone ieri mattina nella sala plenaria del Royal Carlton Hotel di Bologna, in occasione della parte pubblica del meeting annuale organizzato dall’Albo degli Ottici Optometristi. Un numero significativo, che ha seguito con particolare attenzione e partecipazione soprattutto gli interventi di Giulio Velati prima e di Rossella Fonte poi, sulla posizione di Federottica e Albo in merito alla proposta di riforma del profilo professionale, che ha suscitato, nei mesi scorsi, una levata di scudi da parte di un gruppo di associazioni di categoria (Aio, Sopti, Uno, Andom e Fio) e di istituti di formazione (Zaccagnini, Irsoo e Renioo). «Realtà di cui sono stati dati numeri di iscritti non rispondenti all'effettiva consistenza nella documentazione inviata alle autorità competenti per bloccare la proposta di riforma o che, per alcune sigle, non si configura nessuna forma di rappresentatività della categoria – ha sottolineato il presidente di Federottica – Tant’è che il risultato che hanno ottenuto è stato pari alla loro forza, cioè zero».
A.M.

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