Il ciclista è invisibile ai guidatori: lo dice l’Eye Tracking

Dai dati raccolti è emerso un quadro inaspettato, sostanzialmente frutto «di un’apparente riduzione del campo visivo dovuta all’immedesimazione dell’automobilista col mezzo guidato – si legge in un comunicato dell’assicurazione auto online - Nel corso dell’osservazione con l’Eye Tracking, gli automobilisti non sono riusciti a notare il 22% dei ciclisti, pur essendo questi chiaramente visibili dal loro veicolo. Ma anche per quanto riguarda i motocicli i dati sono allarmanti, con il 15% di veicoli risultato completamente inconsistente agli occhi degli automobilisti». Al di là dello studio, il fatto che il ciclista non venga visto, specifica Sergio Cappa, insegnante di Ottica e Optometria al Civico di Milano, può dipendere da altre variabili come le ametropie, l’uso o meno di occhiali. «Se un portatore utilizza lenti positive ad esempio – afferma l’esperto – guardando con la periferia della lente non vede gli oggetti posti nel cosiddetto angolo morto».
L’esperimento prevedeva che i partecipanti indossassero occhiali speciali, in grado di individuare e segnalare l’esatto punto su cui si focalizza lo sguardo. L’Eye Tracking, utilizzato anche in aree quali le scienze cognitive, la psicologia o anche nelle ricerche di mercato, in sintesi è una tecnica di analisi dei movimenti oculari, che vengono registrati su una pellicola. «Il tracciato che si ottiene - spiega Cappa – rende possibile determinare che cosa attragga maggiormente l’attenzione di chi guarda. Questa tecnologia è stata utilizzata anche dalle grandi aziende che producono lenti multifocali, che hanno studiato come un soggetto muova la testa e gli occhi per capire come ottimizzare la forma della lente e determinare i canali di progressione». Di certo l’applicazione in altri campi e con diverse finalità apre moltissime prospettive, come dimostrano i più moderni dispositivi sviluppati, tra cui i tanto citati Google Glass, in cui l’integrazione della funzionalità Eye Tracking consentirà di impartire comandi semplicemente con piccoli movimenti degli occhi. «Anch’io, un paio di anni fa – racconta Cappa - sono stato contattato da un’azienda che intendeva sviluppare una telecamera integrata in un occhiale per registrare quando i conducenti di camion chiudevano le palpebre per un tempo superiore a quello d’ammiccamento, chiaro segnale che stavano per addormentarsi».
N.T.
Lenti oftalmiche