Federottica Parma, primo convegno sulla presbiopia

È in programma l’8 giugno nella città emiliana: organizzato dalla territoriale degli ottici optometristi, in collaborazione con l’Ascom e la clinica oculistica locali, vuole analizzare le opportunità offerte dalle lenti multifocali per la gestione di questo deficit visivo

«La collaborazione con la classe medica è fondamentale: ne siamo ben consapevoli noi di Federottica Parma, che da una decina d’anni organizziamo un evento su varie tematiche legate alla vista e alla visione, dal cheratocono all’ipovisione, fino al controllo della progressione miopica affrontata lo scorso anno, tema che sta animando il dialogo tra l’area medica e quella tecnica, lo stesso che ci piacerebbe vedere anche sulla presbiopia - spiega a b2eyes TODAY Gianni Allodi (nella foto), storico presidente dell’associazione che rappresenta gli ottici optometristi della provincia parmense - Siamo convinti che tale collaborazione possa essere vincente anche nella gestione di questo difetto visivo, per far capire all’utente finale quanto sia efficace una lente personalizzata». Il convegno, dal titolo “Il progressivo: la correzione ottica della presbiopia”, ha come responsabile scientifico Stefano Gandolfi, direttore della struttura complessa di Oculistica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, e alla segreteria scientifica vede l’oftalmologo Fernando Avellis, membro dell’équipe di Gandolfi: con il consueto taglio tecnico-scientifico e interdisciplinare, verterà sulle principali soluzioni multifocali, dalle progressive alle office, senza trascurare le lenti a supporto accomodativo. All’edizione 2022 sono stati circa 120 i partecipanti, un terzo dei quali oftalmologi e ortottisti: l’obiettivo degli organizzatori è arrivare a 200 presenze complessive.

«Una problematica come la presbiopia, che riguarda tutte le persone dai 40 anni in su, va affrontata insieme alla classe medica: c’è ancora molto lavoro da fare per sensibilizzarla sull’utilità di una soluzione visiva basata sui parametri e lo stile di vita del portatore, per vincere paure e pregiudizi residui intorno a ciò che oggi la tecnologia è in grado di offrire - sottolinea ancora Allodi - Mi ha colpito lo scorso anno un oftalmologo che si è alzato dalla platea per fare una domanda, indossando un paio di premontati: quando nel mio centro ottico entra una persona con degli occhiali da lettura e mi dice che glieli ha consigliati l’oculista, le suggerisco di non andare più da quel medico».

A.M.

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