Hoya: consenso unanime degli oculisti sulle lenti a defocus per la miopia infantile

Su 100 oftalmologi italiani 99 le consigliano: è il risultato di una survey condotta nei mesi scorsi dall’azienda oftalmica. In evidenza anche il positivo riscontro sulla compliance da parte del giovane paziente e della sua famiglia nei confronti del trattamento oftalmico

Nel mese dedicato alla prevenzione visiva Hoya Italia condivide i risultati di un’indagine, affidata alla società specializzata DOT e condotta tra novembre 2024 e giugno 2025 su un campione rappresentativo di 100 oculisti operanti in tutta Italia: i risultati evidenziano, secondo la società oftalmica, che la miopia nei giovani è una sfida clinica concreta e quotidiana e che le lenti a defocus rappresentano la risposta terapeutica più condivisa.

«Secondo i dati emersi, la fascia d’età più critica è quella tra i 6 e i 10 anni, indicata dal 75% degli specialisti come prevalente tra i pazienti, mentre il 69% degli oftalmologi identifica la fase scolare, tra i 6 e i 12 anni, come quella in cui la progressione miopica è più evidente: questo rende fondamentale intervenire con strumenti efficaci, validati e accessibili - spiega una nota dell’azienda di Garbagnate Milanese - In tale scenario MiyoSmart, la lente a defocus con tecnologia D.I.M.S. sviluppata da Hoya, si conferma come soluzione clinica di riferimento: il 99% degli intervistati consiglia lenti a defocus, l’81% le utilizza regolarmente e il 73% le considera molto efficaci. Inoltre il 54% ha riscontrato miglioramenti significativi nei pazienti trattati, confermando l’impatto positivo sull’evoluzione miopica».

Michele Liguori (nella foto), medical relations coordinator di Hoya Italia, ricorda che la gestione della miopia richiede competenza, visione e responsabilità. «Con MiyoSmart abbiamo costruito, insieme agli ottici optometristi e ai medici oculisti, un percorso solido, basato su evidenze e orientato al benessere visivo delle nuove generazioni - afferma nel comunicato - I dati della survey confermano che ciò che abbiamo avviato è oggi parte integrante della pratica oftalmologica italiana».

L'indagine evidenzia un altro elemento importante: la compliance, ovvero la capacità del paziente, nonché della sua famiglia, di seguire correttamente il trattamento. «L’86% degli specialisti riferisce una buona aderenza, favorita da educazione e spiegazione dettagliata (59%) e dalla collaborazione attiva della famiglia (41%): questo conferma che il controllo della miopia non è solo clinico, ma anche relazionale ed educativo - precisa la nota - Un altro dato significativo riguarda l’approccio terapeutico: il 77% degli intervistati ritiene fondamentale personalizzare il trattamento in base alle caratteristiche del bambino e il 40% collabora regolarmente con altri professionisti, come ottici optometristi, pediatri e psicologi. Ciò dimostra che la miopia pediatrica viene sempre più affrontata in modo integrato e che MiyoSmart si inserisce perfettamente in un modello multidisciplinare, capace di rispondere alle esigenze cliniche, educative e familiari».

A cura della redazione

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