Padova: per l’occhiale solidale una decima edizione di conferme

L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra l’assessorato municipale ai Servizi sociali della città veneta, la territoriale di Federottica, il Centro oculistico San Paolo e il Comitato cittadino della Croce Rossa Italiana, ha tagliato nel 2025 l’importante traguardo: il bilancio è di una media di oltre 200 ausili visivi completi consegnati all’anno

Occhiale Solidale, che ogni mese consente, oltre che di fornire una correzione visiva a chi si trova in difficoltà, anche di intercettare casi che se non individuati rischierebbero di non approdare a un percorso di cura, è giunto nel 2025 alla sua decima edizione. La formula e gli attori principali sono sempre gli stessi, i soggetti segnalati dal Comune di Padova che ne beneficiano crescono però di anno in anno: segno che la via battuta è quella giusta per offrire un servizio di grande rilevanza sociale. «Abbiamo ripetuto quanto fatto nelle edizioni passate, la coda di persone che vogliono venire aumenta e tra loro ci sono anche tanti italiani: ci rendiamo conto che c’è sempre più bisogno di questo servizio, che svolgiamo all’insegna di una grande collaborazione, che funziona bene e di cui possiamo essere orgogliosi», racconta a b2eyes TODAY Renzo Colombo, presidente di Federottica Ascom Padova, ringraziando per questo la Croce Rossa Italiana che mette a disposizione gli spazi, Alessandro Galan, direttore del Centro oculistico San Paolo presso la struttura ospedaliera cittadina, e la sua équipe, che si occupano delle visite oftalmologiche, i colleghi della territoriale padovana, che eseguono i controlli refrattivi, e le aziende Shamir e Thema, le quali mettono a disposizione rispettivamente le lenti e le montature. «A volte porto con me anche alcuni studenti del corso di laurea in Ottica e Optometria dell’Università di Padova, così che possano osservare nel concreto come lavora il medico oculista, cosa facciamo noi ottici optometristi e in che modo si attua la sinergia tra le due figure», aggiunge il professionista veneto.

Ogni mese, nel corso dei controlli, sono individuate talvolta anche problematiche serie. «In una certa percentuale di utenti vengono riscontrate cataratta, distacco di retina, glaucomi e maculopatie, anche strabismi o altre problematiche nei bambini, per cui sono immediatamente inviati a un’ulteriore e approfondita visita oftalmologica: questo è molto importante in un’ottica di prevenzione, di diagnosi precoce e di cura - conclude Colombo - Per il prossimo anno il Comune ci ha già chiesto di ripetere Occhiale Solidale e cominceremo a vedere le prime persone già con l’ultimo martedì di gennaio» (nella foto, Renzo Colombo durante un controllo visivo all'interno del progetto Occhiale Solidale).

Nicoletta Tobia

Professione