Perugia: riportare la cultura optometrica in ambito universitario

Rivalutare l’aggiornamento professionale nella sfera accademica è l’obiettivo di fondo dei tre iter formativi, con una forte impronta interdisciplinare, organizzati dall’ultimo nato tra i corsi di laurea in Ottica a Optometria

Il primo corso, sulla contattologia pediatrica, si è svolto a settembre. «Vi hanno preso parte quasi 60 persone, provenienti dal territorio ma non solo, che hanno di fatto riempito l’aula messa a disposizione: alcuni laureati in Ottica e Optometria, altri abilitati in ottica che vogliono proseguire il percorso di studi, diversi professionisti già attivi e anche qualche studente delle scuole superiori», spiega a b2eyes TODAY Stefano Lorè, tra i docenti e i promotori dell’iniziativa, insieme a Daniele Fioretto, responsabile del corso di laurea in Ottica e Optometria a Pentima, in provincia di Terni, polo didattico scientifico dell’ateneo di Perugia.

A gennaio 2023 è in programma il secondo corso, sul controllo della progressione miopica e ad aprile il terzo, sul cheratocono. «Questo iter di approfondimento è stato strutturato con la medesima filosofia che ha ispirato la nascita del corso di laurea perugino, avviato in collaborazione con la classe medica, grazie alla presenza di Carlo Cagini (nella foto, in alto, durante la sua relazione al corso di settembre), direttore della Clinica Oculistica all’Ospedale di Perugia», sottolinea Lorè. I promotori sono convinti che tale impostazione interdisciplinare possa risultare utile ad avvicinare area medica e area ottico optometrica e a formare personale qualificato, in grado di essere un valido interlocutore sia con gli oculisti sia con i pazienti-clienti.

«Con questi tre iter formativi vogliamo soprattutto riportare la cultura optometrica nell’ambito universitario, coinvolgendo figure di spicco come Antonio Calossi e Anto Rossetti, ad esempio, nel corso sulla gestione della miopia: ben vengano le attività formative delle aziende, ma è ancora più importante rivalutare l’aggiornamento professionale nella sfera accademica, consegnando al termine della frequenza un attestato dell’Università - conclude Lorè - Per i prossimi appuntamenti potremo utilizzare aule più capienti, perché ci aspettiamo un numero di iscritti superiore, soprattutto al corso sul controllo miopico. Stiamo inoltre collaborando con una serie di aziende che ci aiuteranno a rendere l’attività formativa ancora più completa» (nella foto principale, da sinistra: Stefano Loré con la bambola utilizzata per la formazione, una partecipante al corso e Francesco Ragna, vicepresidente di Federottica Umbria).

A.M.

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