Punto Ottico Humaneyes: restyling in 5 aree per valorizzare ogni reparto

È quello che ha caratterizzato lo store di Alte Ceccato, in provincia di Vicenza, facente capo all’insegna di otto centri ottici tra Italia e New York guidata da Domenico Concato, recentemente rinnovato e ampliato in modo da mettere in luce tutti i reparti e i membri del team che collaborano all’intero processo di realizzazione di un ausilio visivo: dall’accoglienza alla refrazione, dalla consulenza al montaggio, per arrivare alla consegna

Due spazi distinti e caratterizzati da cinque aree diverse, separati da una strada ma rispondenti a un unico concept: il nuovo centro Punto Ottico Humaneyes (nelle foto) oggi si presenta così ai propri clienti, proponendo loro una nuova esperienza d’acquisto e al contempo valorizzando ciascuna risorsa che opera al suo interno. «Dopo aver acquisito i locali antistanti allo storico punto vendita, che ha festeggiato i trent’anni di attività in pandemia, abbiamo effettuato una ristrutturazione completa creando cinque aree precise: l’intento era dare dignità, anche agli occhi del consumatore, a ogni reparto e alle persone che in esso lavorano, perché tutta la squadra deve essere focalizzata su un obiettivo comune e ciascuna parte di essa è importante - spiega a b2eyes TODAY Domenico Concato, alla guida dell’insegna e proprietario del marchio Jacques Durand, di recente nominato al Silmo d’Oro con Altera Stealth - Nel negozio storico abbiamo creato un grande laboratorio a vista, allestito come un atelier, per la lucidatura, il montaggio e le riparazioni. In quella che in precedenza era la zona vendita abbiamo realizzato uno spazio destinato alla consegna degli occhiali: una fase molto importante del percorso d’acquisto, che viene effettuata da seduti con la prova e tutte le spiegazioni del caso, in un momento completamente dedicato».

Nei nuovi locali invece, circa 350 metri quadrati che si aggiungono ai 100 mq del negozio precedente, il cui piano inferiore verrà utilizzato per mostre d’arte fotografiche, la prima area è riservata esclusivamente all’accoglienza. «Qui abbiamo inserito una risorsa specializzata che prima lavorava da Cipriani a Dubai: riceve i clienti e gestisce i vari spazi, con un piccolo bar dove farli accomodare e offrire loro qualcosa - prosegue l’imprenditore ottico - C’è poi una seconda zona con 12 banchi per la vendita da seduti: in precedenza avevamo scelto la divisione tra vista e sole, ora abbiamo deciso di unificare i due ambiti perché così è più semplice proporre il secondo occhiale. Infine abbiamo la parte più propriamente optometrica, con cinque sale refrazione e contattologia, dove ci occupiamo anche di visual training, ipovisione e così via. In totale contiamo su 15 collaboratori, di cui nove ottici, sette dei quali anche specializzati in optometria».

Arredato nei toni del legno chiaro e del bianco dei banchi vendita, per meglio far risaltare il colore degli occhiali, con un controsoffitto insonorizzato per creare un’esperienza confortevole, il centro ottico ha pochissimi modelli in esposizione su mensole. «Sono tutti nelle cassettiere, perché proponiamo solo montature di design, di marchi non particolarmente conosciuti: non si può far scegliere un occhiale di valore da una rastrelliera, anche perché sono prodotti che vanno raccontati, argomentati - sottolinea Concato - Addirittura ai nostri partner per Jacques Durand abbiamo impedito di vendere online, sia per proteggere l'esperienza in negozio da parte del cliente sia per tutelare l’ottico dalla concorrenza sleale».

Oltre a quello di Alte Ceccato, Punto Ottico Humaneyes ha altri cinque punti vendita in Italia e due negli Stati Uniti. «La pandemia ci ha un po’ fermati, ma abbiamo cominciato a ragionare su un terzo negozio a New York e abbiamo già in mente altre città in Italia e in Europa», anticipa Concato al nostro quotidiano.

N.T.

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