Acofis: essere fabbricanti di dispositivi medici su misura tutela ottici e cittadini

Lo ribadisce la territoriale milanese di Federottica, che il 4 marzo ha avuto un incontro online con il ministero della Salute sulla questione della possibilità di iscriversi ancora al relativo elenco, il cosiddetto ITCA

«Dall’assemblea straordinaria del 7 febbraio, Assopto Milano Acofis ha lavorato come da delibere degli associati, assistita da Bruno Nascimbene (professore emerito di Diritto dell’Unione europea all’Università degli Studi di Milano, ndr), chiedendo al ministero proroga alla scadenza del 29 febbraio 2024 per l’iscrizione degli ottici all’elenco dei fabbricanti di dispositivi medici su misura e richiedendo un incontro con la dirigenza del settore dispositivi medici presso il ministero: proroga ottenuta, con scadenza 1° maggio 2024, e incontro ottenuto ed effettuato lo scorso lunedì in videocollegamento», afferma in una nota Gabriella Pagani (nella foto), presidente della territoriale, che ricorda inoltre come, a seguito della già citata assemblea, «agli associati Acofis e agli ottici che hanno inoltrato richiesta è stata data indicazione e tutto il supporto per iscriversi, a titolo cautelativo, al nuovo elenco dei fabbricanti di DM su misura, iscrizione eseguita solo per le tipologie di occhiali che, secondo il Regolamento UE 2017/745, sono definiti sicuramente ancora dispositivi medici su misura».

A b2eyes TODAY Pagani ricorda che tali tipologie riguardano i cosiddetti LEA, cioè i dispositivi per l’ipovisione, e gli occhiali con cambio di destinazione d’uso, quindi vista-sole, sportivi o protettivi, ad esempio. Emerge, dunque, una differenza di vedute rispetto alla posizione di Federottica nazionale, recentemente espressa.

«Stiamo contribuendo ai lavori dell’Ufficio 3 del ministero, quello che si occupa dei Dispositivi Medici, per quanto concerne la parte tecnica, al fine di ottenere delle disposizioni ministeriali sulla definizione di occhiale adattato che tutelino in primis il cittadino nei propri bisogni visivi e conseguentemente la figura professionale dell’ottico nella sua pratica quotidiana – precisa ancora Pagani nel comunicato - Vogliamo rassicurare gli associati ribadendo che stiamo lavorando a 360 gradi per proteggere la nostra professionalità, la quale fino a oggi ha offerto ai cittadini italiani uno standard di servizio tra i migliori a livello europeo, e che non esistono sanzioni per l’iscrizione al nuovo elenco fabbricanti, come confermato dagli uffici ministeriali».

A.M.

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