Effetto layout e affollamento sulla ricerca visiva: ora li valuta un test italiano

Pubblicata sulla rivista Brain Sciences, la ricerca di Roberta Daini, Alessio Facchin, Silvio Maffioletti e Maura Simioni sul BReViS, Broken Ring enVision Search, rappresenta un nuovo metodo di analisi in grado di valutare l'attenzione visiva selettiva, la capacità di orientarla strategicamente e di adattarne la dimensione del fuoco

Il numero 13(3) di Brain Sciences, prestigiosa rivista scientifica peer-reviewed che pubblica articoli originali, recensioni critiche e ricerche sul tema delle neuroscienze, ospita un articolo che presenta il BReViS Test, scritto dal gruppo di ricerca italiano formato da Roberta Daini e Alessio Facchin, entrambi del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Milano Bicocca, Silvio Maffioletti, docente di Irsoo, e Maura Simioni, del Dipartimento di Scienze cognitive dell'Università di Pavia. «Il BReViS, per le sue caratteristiche, entra a far parte della famiglia dei Test di cancellazione, chiamati anche Test di barrage, utilizzati soprattutto in ambito neuropsicologico per misurare la capacità di attenzione spaziale e selettiva dei soggetti esaminati - spiega a b2eyes TODAY il team italiano - Sono prove facili da somministrare anche a bambini e vengono spesso utilizzate nelle ricerche di neuropsicologia per isolare deficit attentivi visuospaziali».

Nell'articolo su Brain Sciences, dal titolo “Broken Ring en Vision Search (BReViS): a new clinical test of attention to assess the effect of layout and crowding on visual search”, gli autori descrivono le caratteristiche, il protocollo di esecuzione e le indicazioni che il BReViS Test fornisce. «La prova consiste in un compito di cancellazione di quattro schede, in ognuna delle quali ci sono 155 stimoli visivi realizzati variando la loro distribuzione o layout (regolare oppure casuale) e il loro livello di affollamento (elevato oppure ridotto) - proseguono i ricercatori - I simboli scelti sono anelli di Landolt, orientati nelle varie posizioni spaziali, che vanno barrati in relazione a un prototipo presentato nella parte superiore del foglio. L'esaminatore, verificando il tempo impiegato e gli errori effettuati, è in grado di valutare l'attenzione visiva selettiva, la capacità di orientarla strategicamente (confrontando i due tipi di distribuzione) e la capacità di adattare la dimensione del fuoco dell'attenzione (confrontando i due livelli di affollamento)».

Il BReViS Test va impiegato adottando con precisione il protocollo, includendo i fattori di correzione esplicitati dagli autori e confrontando i risultati raccolti con i valori medi per età definiti nell'articolo. «Trattandosi di un test open access, il BReViS Test è liberamente scaricabile e utilizzabile nella pratica clinica e nell'attività didattica optometrica», concludono gli autori dello studio (nella foto, una delle schede di ricerca visiva nella fase di esecuzione del BReViS Test).

(red.)

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