Le montagne russe dell’ottica

Cosa rappresenta il grafico (nella foto) di questo articolo? La fotografia del mercato interno degli ultimi dieci anni. Una disamina che Mido e Anfao ci propongono a sorpresa all’apertura della fiera. Un auspicio o un rimpianto?

 

Se non fosse per la difesa - l’oftalmica - il mercato italiano avrebbe preso ancora due goal a zero nel suo stesso stadio. Il sell in monitorato da Anfao segna una generale flessione dello 0,8% a livello complessivo e un parallelo quanto poco edificante meno 0,7% nel sell out. Come se l’ottico, oltre ad aver comprato meno non avesse venduto meglio. I goal subiti sono tutti a carico degli occhiali da sole (-4,9%) e delle montature da vista (-4,6%), giocatori ormai stremati che hanno bisogno di un periodo di riflessione e riposizionamento sul campo pena il loro definitivo declassamento in panchina. Come si diceva è la difesa dell’oftalmica (+2,5%) a evitare il peggio con un’eclatante numero di parate grazie alle migliori performance delle lenti ad alto indice di rifrazione e delle progressive. È come dire che si vende sì meno 1,5 e più 1,53 e 1,60, ma soprattutto lenti ad alto valore protettivo e di lunga durata che fanno salire il prezzo medio della busta. E se le progressive ci aiutano ancora non è grazie a un aumento dei pezzi ma soprattutto grazie alle geometrie personalizzabili, alle lenti occupazionali da ufficio e alle “dinamiche” che stanno conquistando il pubblico attivo e si collocano al confine delle prime.
Da qui è semplice trarre una morale. Dove c’è innovazione c’è progresso e fatturato. L’occhiale da sole sta vivendo un momento no sia per la mancanza di attrattività sia di novità vere. Da par suo la montatura da vista patisce due conseguenze a sandwich. Aumentano i cambi lente, quindi più oftalmica e meno occhiali completi, e si riduce l’appeal della fascia di mezzo e dei brand, con la conseguenza che l’ottico medio si orienta verso acquisti di basso costo e qualità oppure, in minoranza, su beni rifugio come montature di alta gamma sopra i 200 euro. Il grafico dei 10 anni del mercato interno ci deve insegnare che una montagna russa per esistere deve saper disegnare i suoi alti e bassi. Nel 2015 la salita è iniziata per poi raggiungere l’apice nel 2016 e decrescere dal 2017. Il vento è cambiato ma sta a noi frenarlo e riportare la montagna a risalire. La mia ricetta? Mentalità, fatica, sorpresa, astuzia e gestione dello spogliatoio. Quando al grande allenatore della Triestina Nereo Rocco auguravano “vinca il migliore” lui ribatteva stizzito: speriamo di no (il grafico è stato elaborato sulla base dei dati Anfao di sell in: sull'asse delle ascisse gli anni, su quello delle ordinate il valore annuo del mercato interno in milioni di euro dal 2009 al 2018).
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